Tu sei qui: CronacaTrasferimento "Della Corte", la condanna del Comitato Pianesi
Inserito da Comitato Rione Pianesi (admin), giovedì 16 dicembre 2010 00:00:00
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di disapprovazione formale, indirizzata al sindaco Marco Galdi ed all’assessore all’Istruzione, Enzo Passa, del Comitato Rione Pianesi in merito alla modalità decise dall’Amministrazione comunale circa il trasferimento della scuola primaria e dell’infanza “A. Della Corte”. Leggiamola insieme:
«In seguito alla delibera della Giunta Comunale nr. 377 del 7 dicembre 2010, i nostri Amministratori (alias il Sindaco, Vice Sindaco e sette Assessori), hanno disposto, con decorrenza per l’anno scolastico 20011/2012, quanto segue: "Proporre alla Provincia di Salerno il trasferimento dell’Istituto Professionale di Stato per il Turismo G. Filangieri sito in Via XXIV Maggio al plesso della scuola dell’infanzia e primaria di Via A. Della Corte e il contestuale trasferimento del plesso di Via A. Della Corte appartenente al 2° Circolo Didattico nei locali dell’Istituto medio superiore, unitamente alle classi ubicate presso il Seminario Vescovile, alle sezioni della scuola dell’Infanzia di C.so Umberto I e da quelle già esistenti in via XXIV Maggio".
Una presa di posizione da parte dell’Ente Comunale che si spossesserebbe di un bene comunale (la scuola di quartiere dei Pianesi), in nome della salvaguardia dei bambini che frequentano le scuole (tot. 4 aule) inadeguate ubicate presso il Seminario Vescovile, per la cui sistemazione palesemente si chiede alla comunità scolastica del Rione Pianesi di accettare il trasferimento in un edificio non a norma, inadeguato alle esigenze dei bambini, i cui lavori di adeguamento sono demandati alla Provincia di Salerno, che dovrebbe assumersi l’onere di sopportare ogni tipo di spesa pubblica necessaria per rendere lo stesso plesso di via XXIV Maggio a norma.
Il Comitato abiura categoricamente un simile atto amministrativo per le sottostanti motivazioni:
1) per i modi con cui si è arrivati al medesimo, poiché sono state ignorate in “toto” le due o più proposte alternative formulate e portate all’attenzione della controparte ed evitato un ulteriore confronto in merito, come peraltro da più parti chiesto nell’ultima Commissione Consiliare del 3 dicembre 2010;
2) perché non si ravvisava alcuna causa di necessità e urgenza che avesse potuto giustificare un simile atteggiamento sfociato nell’adozione tempestiva di un provvedimento i cui effetti si ripercuoto su 160 bambini e che mortifica il buon senso e lo spirito critico democratico, che si confidava essere radicato nelle persone legittimate a governare la nostra città. Si rammenta in proposito che semmai ci fosse stata urgenza/necessità per sistemare le 4 aule del Seminario, il plesso del "A. Della Corte" ne ha 5 prontamente disponibili, senza nessuna spesa aggiuntiva da sopportare;
3) perché attualmente non si garantisce che i lavori di adeguamento del plesso di via XXIV Maggio, peraltro non di poco conto, siano eseguiti nell’arco temporale strettamente breve e forse insufficiente (luglio/agosto 2011) per assicurare ai nostri figli all’inizio di settembre 2011 una scuola effettivamente a norma, come quella attuale dei Pianesi. Il vero pericolo è che gli stessi siano costretti a sedersi in aule che sono e continueranno a essere inadeguate, ancorché ci sia un rimando ad una convenzione da stipulare con la Provincia. Rimando che lascia non pochi dubbi sulle rassicurazioni verbali sciolinate del Sindaco e dall’Assessore alla Pubblica Istruzione in merito alla certezza che i bambini lasciano un plesso a norma per uno di pari standing;
4) perché in seguito a quanto accaduto, pur ringraziando gli stessi Amministratori, (protagonisti di quest’atto “ignobile”) per le parvenze di aperture mostrate, sfociate complessivamente in due incontri, contrariamente a quanto proferito: “ripetuti incontri con delegazioni di genitori”, il primo al Palazzo di Città con il sindaco in data 10.11.2010 ed il secondo in occasione del sopralluogo datato 25.11.2010 presso il plesso di via XXIV Maggio, è venuta meno ogni fiducia riposta nella controparte.
Pertanto, condanniamo vivamente l’operato eseguito e non disdegneremo di proseguire nella nostra lotta, che continuerà ad essere caratterizzata da spirito critico, costruttivo e civile per il benessere dei nostri figli e della nostra città, senza tralasciare nulla pur di salvaguardare i nostri diritti e quelli delle generazioni future».
Fonte: Il Portico
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