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Cronaca

Palermo, Campobello di Mazara, Matteo Messina Denaro, covo

Trovato il covo del boss Messina Denaro: è nel centro abitato di Campobello di Mazara

Nel covo potrebbero esserci documenti top secret di Totò Riina, che erano stati fatti sparire prima dell'arresto del boss corleonese

Inserito da (PNo Editorial Board), martedì 17 gennaio 2023 12:30:36

Dopo l'arresto del boss Matteo Messina Denaro nella clinica Maddalena di Palermo, i Carabinieri del ROS e la Procura hanno trovato il suo covo a Campobello di Mazara, un paese del trapanese, dove è stato arrestato anche il suo favoreggiatore Giovanni Luppino.

Il nascondiglio si trova nel centro abitato: la perquisizione è durata tutta la notte, anche se non è stato ancora diffuso cosa sia stato trovato al suo interno. Ma alcuni pentiti hanno dichiarato che Messina Denaro era il custode di documenti top secret di Totò Riina, che erano stati fatti sparire prima dell'arresto del boss corleonese.

«Matteo Messina Denaro abitava qui da almeno sei mesi - così ha detto all'ANSA il comandante provinciale dei carabinieri di Trapani Fabio Bottino, dopo l'ispezione nel covo -. Un appartamento, ben ristrutturato, che testimonia che le condizioni economiche del latitante erano buone. Arredamento ricercato, di un certo tenore, non di lusso ma di apprezzabile livello economico».

Il boss è stato trasferito nel carcere dell'Aquila, una struttura di massima sicurezza. Inoltre, è stato indagato il medico che lo aveva in cura sotto il falso nome di "Andrea Bonafede", Alfonso Tumbarello.

I carabinieri hanno interrogato anche Andrea Bonafede, un geometra di 59 anni di Campobello di Mazara, che è titolare della carta d'identità utilizzata dal super latitante Matteo Messina Denaro. La carta d'identità sarebbe stata falsificata da Messina Denaro, sostituendo la sua foto con quella di Bonafede. Tuttavia, Bonafede non ha risposto alle domande degli investigatori.

 

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Fonte: Il Vescovado

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