Tu sei qui: CronacaTurismo, Gagliano spara su Bassolino
Inserito da La Redazione (admin), lunedì 7 aprile 2003 00:00:00
«L'argomento turismo non interessa alla Regione Campania ed al suo presidente. Stiamo, quindi, assistendo ad un disinteresse da parte degli organi di competenza, che influirà negativamente sul rilancio turistico in Italia ed all'estero della nostra provincia»: questa, in sintesi, la denuncia di Salvatore Gagliano, consigliere regionale di Alleanza Nazionale, che venerdì scorso, affiancato dall'on. Edmondo Cirielli, ha tenuto una conferenza stampa sui gravi disagi in cui versa il settore turistico salernitano. Sul fronte viabilità, oltre a ricordare che a partire da oggi cominceranno i lavori su un costone a Cetara, Gagliano sottolinea che stiamo andando incontro ad un ponte di festività che terminerà a maggio. Di conseguenza, si avrà una paralisi del traffico, soprattutto in Costiera. A questo punto, quindi, ci si attende una risposta del prefetto, affinché il piano traffico non rechi, più del solito, disagi a turisti e residenti.
LE ACCUSE DI SALVATORE GAGLIANO
«La maggioranza che fa capo al presidente Bassolino ha indiscutibilmente immobilizzato il Consiglio regionale della Campania. La paralisi del principale organo democratico regionale - nel quale, di fatto, si esprime la volontà sovrana dei cittadini elettori - rappresenta un episodio di gravità assoluta. Complici, la maggior parte dei consiglieri eletti nel centrosinistra, pronti ad avallare qualsiasi decisione proveniente da Palazzo Santa Lucia. Questo stato di cose si ripercuote pesantemente sulla vita politica ed amministrativa regionale. I cittadini chiedono certezza di leggi che possano determinare scelte chiare e sicure in ogni campo della vita sociale ed economica. Di fatto, invece, si governa a colpi di delibere: strumenti il cui raggio d'intervento è, per natura, limitato. Malgrado le tante sollecitazioni avanzate a più riprese dal sottoscritto, giacciono inerti disegni di legge fondamentali per il futuro della Campania in generale e della nostra provincia in particolare. Penso a quello relativo alle "Provvidenze per l'incentivazione delle imprese turistiche in Campania", datato 22 gennaio 2001 e mai approdato in Commissione, malgrado, ripeto, io stesso ne abbia più volte chiesto l'accelerazione dell'iter. Niente da fare: il centrosinistra preferisce spendere risorse dialettiche e di tempo sui nomi dei nuovi assessori, che ciclicamente sono chiamati ad integrare una Giunta che continua a perdere pezzi per strada (negli ultimi 2 anni si sono avvicendati addirittura 3 assessori al Turismo), o nel litigare su chi debba essere a rappresentare la Regione alle tante fiere di settore, che comportano soltanto enormi esborsi economici, a fronte di risultati che è generoso definire modesti. Intanto, gli operatori turistici continuano a sognare qualche legge che possa rendere meno problematica la gestione delle proprie attività in un momento così critico, come forse mai si era verificato. Basta pensare ai riflessi negativi che partono dal settembre 2001 e che continuano a causa degli ultimi avvenimenti internazionali. Intanto, il presidente Bassolino non rispetta gli impegni contratti con i cittadini in campagna elettorale. Viabilità, turismo, trasporti: ogni forma di programmazione legislativa è azzerata. Basta in questo caso pensare alle vie del mare mai realizzate in concreto, ai continui lavori fatti sempre alla vigilia della stagione turistica, che creano disagi ai turisti stessi ed ai residenti nella nostra splendida provincia, senza che nessuno pensi mai di porre rimedio. Organi come le APT sono ormai superati, mentre gli EPT, vitali per lo sviluppo del territorio, languono in uno stato perenne di commissariamento. E' una situazione critica, alla quale bisogna con determinazione dire "basta", per ritornare subito e con impegno a lavorare nelle Commissioni per far approvare in tempi rapidi, prima della fine della legislatura, quelle leggi che possano salvare il turismo, comparto di primaria importanza per la nostra provincia, non fosse altro che per la tanta occupazione che garantisce. Se così non sarà, nonostante le continue sollecitazioni dell'opposizione di cui faccio parte, qualcuno dovrà presto assumersi le proprie responsabilità, a partire dai consiglieri regionali di centrosinistra, che da qui a 2 anni saranno chiamati a spiegare ai loro elettori le ragioni per le quali abbiano inteso smantellare il funzionamento di un organo che, più d'ogni altro, è chiamato a rappresentare la volontà popolare».
Fonte: Il Portico
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