Tu sei qui: CronacaUn Paese Civile
Inserito da (admin), venerdì 26 agosto 2016 19:55:58
di Silvestro Montanaro La solidarietà mostrata da tutti gli italiani in queste ore ha come al solito qualcosa di straordinario. Collette, volontariato, mille piccole e grandi azioni che raccontano un paese capace di grandi cose. Certo, non mancano gli sciacalli e gli idioti di sempre. Penso soprattutto a quella malagente, intossicata di odio e stupidità, che persino in queste ore ha osato manifestare i suoi impudichi bollori provando a mettere contro vittime del terremoto e profughi... come se ai problemi e al dolore fosse possibile mettere demarcazioni e confini di colore, religione o nazionalità. Un bel paese. Un paese afflitto però da una classe dirigente fatta di ignavi, cinici, spesso affaristi e ladroni, che di questa bellezza, della profonda bontà degli italiani hanno fatto e continuano a farsi beffe. Anche in questa occasione. Mentendo ed approfittandosi. Siamo un paese ad alta pericolosità sismica. E non solo. Ogni anno tra un terremoto ed un alluvione facciamo da spettatori o vittime dell'orrore. La solidarietà esercitata dagli italiani diventa, non volendo, un alibi per classi dirigenti che da sempre del nostro territorio hanno fatto scempio e mai si sono impegnate seriamente a sanarlo. Le vittime quasi sempre sono rimaste vittime a vita e ad esse si sono aggiunte altre vittime. Anche esse a vita tra baracche e promesse mai mantenute. Gli stolti di sempre si affannano a spiegare che è praticamente impossibile sanare il nostro paese. Ci vorrebbero troppi soldi. Ma se si fa il calcolo dei danni subiti a causa del Belice, dell'Irpinia, dell'Aquila o del Friuli, è facile scoprire che i danni hanno ampiamente superato i possibili costi, non tenendo conto, poi, del valore non quantificabile, enorme, delle vite perdute. E' l'assenza di programmazione e di politiche serie che uccide, non i malanni della natura che altrove, sebben più forti, non producono gli stessi vergognosi sfracelli come da noi. Gli esperti quantificano in 36 miliardi la spesa per rendere antisismico una parte rilevante del patrimonio abitativo del nostro paese. Una cifra certamente grande, ma non impossibile. Basterebbe rinunciare ad altre cose, ad esempio gli F16 che non sono certo più importanti della sicurezza della nostra gente. Basterebbe una una tantum a carico della parte ricca del nostro paese che anche sullo scempio del territorio ha costruito il suo odioso benessere. Il paese verrebbe messo in sicurezza. Partirebbe un ciclo virtuoso dell'economia e dell'occupazione in grado di tirarci fuori dalla crisi. Saremmo un paese finalmente, e per davvero, solidale e civile. Per farlo abbiamo bisogno di una nuova classe dirigente. Visita la pagina del giornalista Rai Silvestro Montanaro https://www.facebook.com/Silvestro-Montanaro-587122208034169/
Fonte: Booble
rank: 10652107
La Chiesa cattolica è in lutto per la scomparsa di Papa Francesco. Il Pontefice si è spento questa mattina alle 7:35 nella sua residenza di Casa Santa Marta, in Vaticano, dopo un lungo periodo di malattia. L'annuncio ufficiale è stato dato dal cardinale Kevin Farrell, camerlengo di Santa Romana Chiesa:...
Principio di incendio sulle montagne che sovrastano Positano, nel territorio di Agerola. A dare l'allarme è stato Fabio Fusco, che telefonicamente ha allertato tutti gli enti preposti. Le foto, scattate da Fabio, documentano il fumo a poca distanza dal belvedere di Paipo. In caso di propagazione dell'incendio...
Un tragico incidente ha sconvolto la quiete della campagna veneziana nel primo pomeriggio di sabato 19 aprile. Una Lamborghini Gallardo bianca è uscita di strada a Concordia Sagittaria, lungo via del Rio, terminando la sua corsa ribaltata in un canale d’irrigazione. A bordo due persone: il conducente,...
Un brutto incidente si è verificato quest'oggi sulla Strada Statale 163 Amalfitana, nel tratto che attraversa il territorio di Vietri sul Mare, poco dopo l’incrocio per Dragonea. Per cause ancora in corso di accertamento, una moto ha investito un pedone che camminava ai margini della carreggiata. L’impatto...