Tu sei qui: CronacaVia libera alla "Piazza del Pistoniere"
Inserito da (admin), martedì 19 giugno 2012 00:00:00
È ufficiale: i pistonieri di Cava de’Tirreni, che tanta eco hanno profuso e profondono in ogni parte d’Italia ed all’estero (recentemente i Pistonieri del Casale Senatore, al seguito del Sindaco Marco Galdi, sono stati ospiti della lontana Lituania), avranno intitolata una piazza, corredata anche di fontana e monumentino! È questa la decisione del Primo Cittadino metelliano.
In accoglimento della proposta avanzata dall’Associazione Amici di Monte Castello 1999, attenta a divulgare quanto è attorno ai Festeggiamenti in Onore del Santissimo Sacramento, presieduta dal giovane Renato Faiella, nella tarda mattinata di venerdì 15 giugno la suddetta Associazione si è vista destinataria di una singolare missiva. Il Sindaco della “città dei portici”, Prof. Avv. Marco Galdi, ha disposto l’inoltro della nota n. 36439/P ai vertici del Sodalizio richiedente.
In essa è scritto: «Al Signor Renato Faiella, Presidente dell’Associazione Amici di Monte Castello 1999 - Oggetto: Intitolazione “Piazza del Pistoniere”. In riferimento alla Sua nota protocollo n. 34878 dell’8 c.m., desidero comunicarLe che quest’Amministrazione intende predisporre, sulla fontana che sarà allocata nella piazza, una statua raffigurante un pistoniere. Cordiali saluti. Il Sindaco Marco Galdi».
Lo spiazzo destinato a divenire “Piazza del Pistoniere” è l’attuale parcheggio di via Tommaso Cuomo, i cui lavori di ripristino dovrebbero essere intrapresi a brevissimo. «Finalmente, seppur dopo tantissimi anni - ha dichiarato il Presidente Renato Faiella - i pistonieri di Cava de’Tirreni, che tanta eco hanno profuso nei tempi passati ed ancora profondono non solo nella nostra bella Italia, prescindendo dall’appartenenza ai singoli Casali, avranno un loro monumentino che sarà, per i posteri passati, presenti e futuri, la memoria storica del valore dei nostri avi e di quanto hanno rappresentato in non pochi eventi, anche di natura militare, a tutela della storia, folklore e tradizione della nostra amata città».
Oggi gli otto Casali di pistonieri della “Bologna del sud”, assieme ai quattro sodalizi di sbandieratori e alle due realtà di cavalieri, per oltre 1.200 figuranti in costumi rinascimentali, rappresentano la maggiore realtà folkloristica nazionale, ed ecco spiegato perché Cava de’Tirreni, lo scorso anno, si è vista insignire (oltre ai titoli che già aveva, quali quello di: Città nel 1394, Città Regia nel 1432, Città Fedelissima nel 1460 e Città Eucaristica nel 1656) il requisito di Città del Folklore.
Ai vertici delle quattordici realtà storico-folkloristiche cavesi l’onere di salvaguardare l’immane patrimonio umano, vestiario, d’armi ed equestre, per porlo al servizio della città di Cava de’Tirreni, quale collettività votata all’accoglienza turistica, come soventemente rimembrava l’eccelso e mai tanto compianto Direttore dell’Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo cittadina, il dr. Raffaele (Lello) Senatore.
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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