Tu sei qui: CronacaVia Verdi strada della "perdizione"
Inserito da (admin), martedì 28 agosto 2012 00:00:00
«Non poche volte - ha dichiarato Maurizio Viola, contestualmente alla suocera, signora Kitti Scala Van Benthem (olandese d’origine, ma nazionalizzata cavese) - dal nostro balcone di casa, che è sito al primo piano del civico 18 di via Giuseppe Verdi (alle spalle dell’ex cinema Capitol), assistiamo a veri e propri approcci ed atti sessuali, anche orali, consumati dai giovani (ragazzi e ragazze dell’età da 17 ai 20 anni) che si assembrano in questa angusta via del centro città, alle spalle del borgo porticato e della Banca dell’Emilia Romagna».
Ciò accade dalle 20 di sera fino alle 2 del mattino, dopo aver consumato spinelli e bevuto bottiglie di birra, superalcolici (mix di grappa, gin tonic, whisky), come si può constatare tutte le mattine e come testimonia la signorina Chiara D’Amico, responsabile della ludoteca “Hippity Hops” (sita al civico 13), frequentata da bimbi dai 3 anni in poi, congiuntamente a Toni Sorrentino, abitante al civico 11: «Prima delle 8, cioè prima di aprire la ludoteca, devo raccogliere decine di mozziconi di spinelli, bottiglie vuote, cartoni di pizze, buste che in precedenza hanno contenuto prodotti di rosticceria».
Ed ancora, i giovani scooteristi sono adusi “impennare” le moto, lanciandole a folle velocità verso via Mafalda di Savoia, rischiando di investire persone e mezzi di passaggio. «I Carabinieri, come la Polizia di Stato, da noi sensibilizzati, sono venuti più volte - ha concluso Toni Sorrentino - l’ultima volta circa due settimane or sono, ma la situazione non cambia, per cui chiediamo che il Sindaco Marco Galdi, l’Assessore alla Sicurezza, Vincenzo Lamberti, l’Assessore alla Polizia Locale, Alfonso Carleo, il Comandante della Polizia Locale, Licia Cristiano, il Dirigente del Commissariato di Pubblica Sicurezza, Giuseppe Marziano, il Comandante della Tenenza dei Carabinieri, Tenente Vincenzo Tatarella, dispongano un controllo serale costante in detta via, perché è costantemente minato l’ordine e la sicurezza pubblica».
Cristian Sorrentino, abitante al 2° piano del civico 11, ha dichiarato: «Una sera, nel mentre rientravo a casa, ho dovuto soccorrere la signora Matilde Milite, anch’essa abitante al civico 11, la quale era stata aggredita solo per aver chiesto ai ragazzi di abbassare il tono della voce, stante i continui schiamazzi serali. Ho dovuto “battermi” con tre giovinastri per ricondurli a più miti comportamenti». «Tutte le sere è la stessa storia, non se ne può più», ha concluso la signora Kitti Scala Van Benthem.
Livio Trapanese
Fonte: Il Portico
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