Un destino infelice e paradossale, quello dei veterinari di Cava de'Tirreni. Ancora disagi nell’espletamento della loro professione. Dopo l’umiliazione subita l’anno scorso, quando fu loro inflitto lo sfratto per morosità dalla vecchia sede di via Mafalda di Savoia, ora nella nuova sistemazione in via Vittorio Veneto sono costretti a lavorare al buio perché manca l’energia elettrica.

Una condizione allo stato primitivo. I veterinari metelliani non possono accendere una lampadina o un computer, né fare una fotocopia. E poiché il campanello non funziona, sono costretti a tenere la porta dell’appartamento sempre aperta. L’unica cosa funzionante sembra essere il telefono.

Per fortuna possono confidare nella bontà di qualche vicino, che ha dato loro il permesso di far passare dal balcone una prolunga ed attaccarla ad una presa elettrica. E così, armati di tanta pazienza e buona volontà, riescono in qualche modo a far fronte alle necessità di servizio.