Tu sei qui: Eventi e SpettacoliChamber Music in Ravello, gli appuntamenti della settimana all'Annunziata
Inserito da (redazionelda), lunedì 16 settembre 2019 09:46:36
Stasera (lunedì 17 settembre), con inizio alle 18,30, il calendario della 25esima stagione musicale della Ravello Concert Society prevede il concerto del Felix Piano Trio, formato da Riccardo Bonaccini (violino), Matteo Scarpelli (violoncello) e Catia Capua (pianoforte) che eseguirà il Trio D. 929 di Franz Schubert ed trio in Sol minore op. 8 di Fryderick Chopin.
Tra le composizioni degli ultimi anni di Schubert e, paradossalmente, non soltanto tra quelle, al Trio D. 929 toccò la sorte rara di essere non solo eseguito (per ben due volte!) mentre l'autore era ancora in vita ma anche di venir pubblicato prima della sua morte. Secondo Schubert «piacque molto a tutti»: che la sua musica cominciasse finalmente a far breccia nell'indifferenza dei viennesi può essere comprovato da una seconda esecuzione in occasione del memorabile concerto organizzato da Schubert stesso a proprio beneficio il 26 marzo 1828, primo anniversario della morte di Beethoven. Il secondo tempo del concerto è dedicato al trio in sol minore op. 8 di Fryderick Chopin. Quello di Chopin rappresenta senza dubbio un caso quasi unico nell'intera storia della musica: in un arco di tempo che copre tutta la sua breve vita, infatti, il musicista polacco ha composto solo musica per pianoforte. Nel senso che non esiste una sola composizione di Chopin giunta fino a noi che non preveda l'impiego del pianoforte. La maggior parte di queste composizioni è per pianoforte solo, mentre una piccolissima percentuale unisce lo strumento all'orchestra, alla voce umana o ad altri strumenti: in particolare nelle composizione cameristiche associato il piano è quasi sempre il violoncello. Questa attenzione privilegiata al violoncello da parte di Chopin si deve probabilmente anche al suo rapporto personale di familiarità e amicizia con il principe Antoni Henryk Radziwill (1775-1833), ottimo dilettante di violoncello: infatti a lui è dedicato il trio op.8.
Il pianista Alessandro Capone è il protagonista del recital in programma mercoledì 18 settembre alle 18.30 sempre all'Annunziata.
In apertura la Sonata in fa maggiore n. 38 Hob. XVI/23 di Joseph Haydn che fa parte delle Sei Sonate per cembalo, composte nel 1773 e pubblicate l'anno successivo a Vienna dall'editore Joseph Kurzböck.
Ritroviamo poi Schubert con la Sonata n. 4 D. 537. Franz Schubert trascorse buona parte della primavera del 1817 e la maggior parte dell'estate successiva componendo sonate per pianoforte. La prima di queste sonate del 1817, la Sonata per pianoforte in la minore, D. 537, scritta a marzo e pubblicata circa 35 anni dopo come Opus 164, è in effetti anche la prima opera del genere che Schubert riuscì a finire; ognuna delle tre precedenti sonate per pianoforte è incompleta o frammentaria. D. 537 rivela sia quelle sfaccettature del genio che gli avrebbero permesso di lasciare il segno sulla musica da concerto, sia quegli ostacoli che, da giovane compositore, trovava talvolta insormontabili.
A seguire poi troviamo il sesto studio della raccolta "Grandes études de Paganini, S.141" di Franz Liszt. Nel 1831 Liszt ebbe occasione di udire, in un concerto a Parigi, l'"infernale violinista" Nicolo Paganini, e restò profondamente colpito dalla virtuosità interpretativa del genovese. E il pianista ungherese si sentì spinto a emulare il violinista, e per realizzare questo suo disegno ricostruì completamente la propria tecnica pianistica, cercando di trasportare sul pianoforte la "diabolica tecnica" paganiniana, per mezzo di questi Sei studi di bravura (cinque costruiti su cinque Capricci, e l'ultimo sul Rondò «La campanella»), di un'audacia e di una novità veramente prodigiose.
Capone conclude il suo concerto con la sonata op. 58 di Fryderick Chopin. Composta nel 1844, la Terza Sonata appartiene all'ultimo periodo della creatività di Chopin ed è valutata in modo molto disparato: molti la considerano infatti meno originale e ispirata degli altri capolavori di quegli anni, mentre per alcuni è tra le più grandi creazioni chopiniane.
Il programma della stagione 2020 della Ravello Concert Society è scaricabile da: https://www.ravelloarts.org/Ravello_2020.pdf
Fonte: Il Vescovado
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