Tu sei qui: Eventi e SpettacoliI paesaggi (di Ravello) del grande Simon Fletcher in mostra alla Pinacoteca provinciale di Salerno
Inserito da (redazionelda), lunedì 16 maggio 2016 17:42:31
I paesaggi del celebre acquarellista inglese Simon Fletcher in mostra alla Pinacoteca provinciale di Salerno. Il vernissage di "Paesaggi dell'anima / spiritual landscapes" sabato 21 maggio alle 17 e 30 a Palazzo Pinto, per un evento esclusivo, realizzato con il patrocinio della Provincia di Salerno e del Comune di Salerno nell'ambito della manifestazione "Salerno PorteAperte".
La mostra curata da Massimo Bignardi propone una selezionata scelte di opere che Fletcher ha realizzato nei lunghi soggiorni a Ravello, dal il 1994 alla fine del decennio, provenienti dall'Archivio di Ravello Contemporanea: nelle sale di Palazzo Pinto quaranta opere, tra acquerelli e pastelli gessosi, disegnano un itinerario tra i luoghi della Costa di Amalfi e, in particolare, la scena magica e metafisica di Ravello.
«Siamo stati ben lieti - scrive nella presentazione Giuseppe Canfora, Presidente della Provincia di Salerno -, di accogliere e condividere il progetto di questa mostra organizzata dall'Archivio Ravello Contemporanea, sia per l'importanza che essa assume, proponendo al pubblico, e per la prima volta, le opere dell'artista inglese, da anni residente nel Sud della Francia (acquerelli, pastelli realizzati nel corso dei suoi frequenti e lunghi soggiorni sulla Costa d'Amalfi e, in particolare, a Ravello); sia per la possibilità di aprire un contatto con la realtà dei giovani studenti e studiosi d'arte, di trasferire loro la necessità di conoscere il proprio patrimonio, rappresentato dal "paesaggio", che da secoli alimenta la fantasia di pittori, scrittori, letterati, che da tutto il mondo giungono sulla Divina Costiera. Farli sentire effettivamente europei, cioè parte attiva di una realtà che supera ogni confine e ogni campanile: l'Europa è innanzitutto un'identità culturale, che ha radici e valori comuni».
«Aver condiviso la realizzazione di questa mostra per l'Amministrazione comunale di Salerno - rileva il sindaco Vincenzo Napoli - rappresenta un momento significativo che si inserisce nella logica di una promozione del suo ruolo di indotto essenziale all'intero sviluppo turistico della nostra realtà. Una realtà che giorno dopo giorno si va affermando sulla scena europea ed internazionale, con le sue architetture contemporanee che ben s'intrecciano, senza sovrapporsi, con il patrimonio che la storia ci ha lasciato. È anche l'occasione per proporre, nell'ambito di una manifestazione qual è "Salerno PorteAperte", un evento culturale di grande e significativa portata, capace di parlare ai giovani, mostrando loro l'incanto di una scena, quella della Costa di Amalfi che da secoli ha affascinato ed affascina genti di ogni nazione».
Una scelta che ben «si cala in un momento di grande rinascenza della città, osserva Ermanno Guerra, assessore alla cultura del Comune di Salerno, da tempo laboratorio di un nuovo "stile" di città contemporanea. Uno stile che bilancia la ricchezza di un patrimonio storico, di un racconto che ci lega al passato, con le prospettive attuali che le nuove architetture stanno disegnando alla città».
«Nell'esperienza artistica di Simon Fletcher, "tra i più grandi acquarellisti viventi", come l'ha definito Reinhard Müller-Mehlis recensendo, nei primi anni Novanta, il lavoro dell'artista di Birmingham sulle colonne del "Münchner Merkur", l'incontro con la Costa di Amalfi e in particolare con Ravello, segna una tappa importante» scrive Massimo Bignardi nel saggio al catalogo. «Questi acquerelli improntati da macchie che spandono trasparenze di colori come luce che affiora dal fondo e da segni che, corsivi, riscrivono l'architettura quale geografia di percorsi costruiti nei secoli dall'uomo, testimoniano d'un incontro con quella «costa scintillante», come la ebbe a definire Simone de Beauvoir, con «il biancore dei vecchi villaggi greci, decorati di azalee azzurre e oro». Identica visione della Costa raffigurata da Max Pechstein nell'acquerello passato in asta da Van Ham Kunstauktionen nel 2001, Cascata a Positano, eseguito con altri appunti di viaggio, nella primavera del 1925. è la stessa sulla quale plana lo sguardo di Maurits Cornelis Escher nella celebre litografia Ravello e la Costa di Amalfi, del 1931.
La prima rivelazione per Fletcher è stata la metafisica prospettiva che la piazza centrale di Ravello offre al ‘viaggiatore moderno‘, con le architetture del Duomo e della torre di Villa Rufolo che si fronteggiano. Al centro, come in un dipinto del periodo ferrarese di De Chirico, è l'atmosfera sospesa della piazza che Simon svuotata di qualsiasi presenza, come se la priorità fosse quella di definire il suo rapporto con una nuova scena, cogliendo le cifre essenziali dell'identità del luogo: la fede e la storia».È' un peccato solo che una mostra così importante, tra l'altro immaginata dall'artista proprio per Ravello, dove la nostra cittadina ancora una volta è diventata musa ispiratrice del lavoro di uno degli acquerellisti più importanti sul panorama mondiale non abbia trovato spazio, nonostante sia stata più volte proposta, da nessuno degli enti pubblici di Ravello. Dunque, ancora una volta, viene snobbata un'iniziativa fortemente legata al territorio, dove troppo spesso vengono preferite iniziative più costose e spesso estranee o quanto meno slegate dal nostro contesto.
Fonte: Il Vescovado
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