Tu sei qui: Eventi e SpettacoliRavello: 26 dicembre al bar San Domingo i drink del Proibizionismo americano
Inserito da (redazionelda), venerdì 25 dicembre 2015 21:33:58
Una serata interamente dedicata al periodo del proibizionismo americano degli anni venti del secolo scorso, coinciso con la nascita del meraviglioso mondo della miscelazione dei cocktail che hanno fatto epoca. Il 16 gennaio del 1920, tramite il Volsted Act e il XVIII Emendamento entrarono in vigore le leggi proibizionistiche che sancivano la fabbricazione, vendita, importazione e trasporto di alcool negli Stati Uniti d'America, favorendo in questo modo il contrabbando di questi prodotti da parte della Mafia. Personaggio malavitoso di spicco di quei tempi era Alphonse Capone (New York, 17 gennaio 1899 - Miami, 25 gennaio 1947, figlio di emigranti italiani originari di Angri), meglio conosciuto come "Al Capone", che importava illegalmente alcol e riforniva gli Speakeasy.
Sabato 26 dicembre, presso lo storico bar San Domingo di Ravello, si ritornerà indietro di oltre novant'anni, in un'atmosfera curata nei minimi dettagli dal giovane e promettente barman Fernando Schiavo (secondo classificato alla "The Maestro Challenge" di Maiori lo scorso luglio alla presenza dei mostri sacri Salvatore Calabrese e Peter Dorelli).
Nell'elegante Humphrey's room (dedicata all'immortale Humphrey Bogart) un'attenta selezione musicale con riproduzione di brani dell'epoca farà da sottofondo alla serata (inizio ore 20) che prevedrà l'esibizione di un illusionista.
Accuratamente valutata la lista dei cocktails, per una serata dedicata agli intenditori della materia e a coloro che vogliono avvicinarsi alla cultura del mondo della mixology:
MINT JULEP
Wild Turkey 101 Whiskey, Menta, Zucchero, Acqua.
Questo Long Drink a base di Burbon Whiskey, menta e zucchero, le cui origini non sono molto chiare, si diffuse negli Stati Uniti grazie al senatore americano Henry Clay del Kentucky che lo introdusse per primo al bar Round Robin del celebre Willard Hotel a Washington D.C. durante la sua permanenza in città. A partire dal 1938 il Mint Julep diventa il drink prediletto dagli statunitensi che amano gustarlo durante il "Kentucky Derby", la famosa corsa dei cavalli.
MARY PINCKFORD
Bacardi Carta Blanca, Maraschino, Ananas purea, Granatina.
Cocktail emblema del Proibizionismo Americano, dedicato a una delle icone del cinema muto americano: Gladys Smith - in arte "Mary Pinckford" - divenne un drink, creato a San Francisco da un barman che volle celebrarne la sua naturale bellezza e femminilità. Assemblando con classe Rum, succo d'ananas il maraschino e la granatina diede vita a uno dei primi cocktail a base Rum, emblema di un'epoca e arte che non c'è più "Il film Muto".
WHITE LADY
Tanqueray London Dry Gin, Triple sec, Succo di Limone
La storia del White Lady è terreno di battaglia: la prima ricetta scritta compare nell'inebriante "The Savoy Cocktail Book" di Harry Craddock, ma si pensa che l'ideatore sia l'inossidabile Harry MacElhone nel 1919, periodi storici bui in America, che proprio in quell'anno emanò le leggi proibizionistiche. Continueremo a vivere tormentati anche da questo dubbio...
-Lady Rosmary
Tanqueray London Dry Gin, Cointreau, Marmellata di Limone, Succo di Limone, Rosmarino
Proponiamo un "Twist" di questo cocktail classico, creato dal nostro barman in occasione della finale della "The Maestro Challenge" di Maiori lo scorso 16 luglio alla presenza del grande Salvatore Calabrese e di Peter Dorelli.
L'aggiunta di un ramoscello di rosmarino dona una nota speziata e allo stesso tempo esalta quello che è il tono agrumato grazie alla marmellata di limoni.
FRENCH 75
Tanqueray London Dry Gin, Succo di Limone, Zucchero, Prosecco.
La leggenda narra che il French 75 sia stato creato da Harry MacElhone nel 1925. Prende il nome dalla pistola 75mm Howitzer dall'esercito francese durante la Prima Guerra Mondiale (1914-1918). Tuttavia la creazione del cocktail è ora comunemente attribuita agli Stati Uniti durante l'era di proibizionismo (1920-1933) grazie agli ufficiali di ritorno dalla Grande Guerra che riportarono l'uso di bere il French 75 anche in Amarica. All'Arnaud's French 75 Bar, nel quartiere Francese di New Orleans, servono il French 75 a base Cognac, non Gin, per sottolineare le sue origini Francesi.
THE BEE'S KNEES
Genever Bols, Succo di Limone, Miele
Miscelato alle origini nell'epoca proibizionistica per nascondere, con l'intenso aroma di miele e limone, il forte odore di ginepro proveniente dal distillato. Non sappiamo, come quasi la maggior parte dei cocktail di quest'epoca, l'origine certa. Forse solo quella del "Bee's Knees" - ginocchia d'ape - è davvero persa poiché quando fu miscelato per la prima volta erano tutti troppo ubriachi per ricordarla. Alcune fonti ci portano agli inizi degli anni ‘30, a San Francisco, dove il barman Bill Boothby provò a miscelarlo per la prima volta. In un secondo momento l'edizione del 1936 di "The Artistry of Mixing Drinks" ne attribuisce la prima intuizione a Frank Meier. Questo però ci fa dedurre che la creazione di questa deliziosa miscela può essere probabilmente attribuibile a Boothby che precede Meier di qualche anno.
MARTINEZ
Heyman's Old Tom Gin, Cinzano 1757 Vermouth, Maraschino, Orange bitter
Molti lo considerano il padre del Cocktail Martini: il nome deriva dalla citta californiana di Martinez dove il barista Julio Richelieu servì per la prima volta questo drink a un minatore che cercava qualcosa di speciale. Martinez Special fu il primo nome attribuitogli.
Tornando ai fatti reali, però, per la prima volta viene citato dal padre della Mixology Jerry Thomas nella sua bibbia "Bartender's guide" che crea una miscela ricca di sapori e di sentori, partendo dal ginepro per poi passare per la dolcezza del maraschino, la delicatezza del vermouth fino ad arrivare alla nota amaricante dell'orange bitter.
BOULEVARDIER
Wild Turkey 81 Whiskey, Carpano Antica Formula Vermouth, Campari
Twist del Classico Negroni, le prime tracce del Boulevardier le troviamo scritte nell'edizione del 1927 di "Barflies and Cocktails" del leggendario barman Herry McElhone, che durante il proibizionismo si trasferì in Europa, precisamente a Parigi, come la maggior parte dei barman americani, riportando la stessa ricetta del Negroni, sostituendo al Gin il Burbon. Era il cocktail preferito dell'editore della famosa rivista "The Boulevadier"e con tutta probabilità fu proprio quest'ultimo il padre dell'invenzione o, per lo meno, contribuì alla sua creazione.
BETWEEN THE STREET
Bacardi Carta Blanca, Hennessy V.S.O.P., Cointreau, Succo di Limone.
Per coronare il desiderio della damigella del suo amore per le miscele accurate di liquori pregiati accostati l'uno all'altro per esaudire e rendere piacevoli le sue serate, venne creato un cocktail forte ed elegante al tempo stesso. Il tutto ebbe luogo ai tempi del proibizionismo, dove l'abilità del barman si esaltava con la possibilità di miscelare liquori che a quel tempo non potevano essere commerciati e quindi disponibili solo nelle piazze di spaccio. Nato prima col nome di Maiden's Prayer a base Gin, Rum bianco e Cointreau, si passò alla più recente versione del Between the sheet, dove il Brandy sostituisce il Gin.
OLD FASHIONED
Wild Turkey 81 Whiskey, Angostura Bitter, Zucchero
Il suo fautore fu il Colonnello James E. Pepper, creatore e abile promulgatore di questo elegante cocktail tutt'oggi ancora in voga che negli anni del suo splendore era simbolo di gusto e di etichetta negli ambienti dove ricercatezza e lusso facevano da cornice al beverage e ai suoi conviviali. Durante il Proibizionismo i barman aggiungevano al drink una scorzetta d'arancia passata nello zucchero allo scopo di colmare i difetti di scarsa qualità dell'alcool in circolazione a quei tempi.
- Mexican Smoked Old Fashioned
Espolon Tequila Reposado, Sciroppo di Agave, Aromatic Bitter, Mezcal
Variazione del Classico Old Fashioned, cambiamo distillato, usiamo Tequila Reposado 100% Agave invecchiata sei mesi in botti di rovere, un dolcificante naturale quale lo sciroppo d'agave che andrà a contrastare e a equilibrare la parte amaricante data dal Bitter Aromatico. Infine sarà reso amabile e affumicato al palato e all'olfatto con l'aggiunta di qualche goccia di Mezcal.
Il 5 dicembre 1933, si sancì la fine del VXIII Emendamento e del Volstead Act: milioni di americani poterono acquistare l'alcol liberalizzato e regolarmente tassato, facendo impennare le entrate del Governo: vennero anche creati circa un milione di posti di lavoro collegati all'industria degli alcolici. Migliaia di affiliati a bande criminali correlate al mercato nero dell'alcol videro andare in fumo, da un giorno all'altro, un business da miliardi di dollari.
Fonte: Il Vescovado
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