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Costiera Amalfitana, Storia e Storie, Incendi, Territorio e Ambiente

Gli incendi boschivi in Costiera: male endemico di stagione?

una riflessione a voce alta di Sigismondo Nastri decano del giornalismo in Costa d'Amalfi e nostro mentore

Inserito da Sigismondo Nastri (admin), giovedì 15 agosto 2019 20:05:42

di Sigismondo Nastri

Da quando sono nato, nella parte alta della Valle dei Mulini ad Amalfi, ho sempre pensato di essere un privilegiato. Perché quello era il mio paradiso. Allargando l'orizzonte dello sguardo, mi sono poi accorto che tutta la Costiera è un paradiso.
Non sono l'unico a pensarla così. Renato Fucini, arrivato in carrozzella quando ancora non vi circolavano le auto, aveva osservato che "il giorno del giudizio, per gli Amalfitani che andranno in Paradiso, sarà un giorno come tutti gli altri". Senonché, riproponendo la disubbidienza che portò alla cacciata di Adamo e Eva dall'Eden, c'è chi si lascia vincere dalle suggestioni di un demone - o dal denaro? - per distruggere questo nostro paradiso, per trasformarlo in inferno.
Torno sul problema degli incendi estivi, spinto dalla notizia, appresa or ora su Facebiook, che un nuovo focolaio si sta sviluppando sulla montagna dell'Avvocata, mentre non s'è ancora superata l'emergenza da quello che, nei giorni scorsi , ha mandato in fumo parte della pineta, in prossimità di Capo d'orso, bloccando la circolazione sulla statale 163 tra Maiori-Salerno. Non una bella cosa, in periodo ferragostano.
Senza essere mago, lo avevo previsto. Non è la prima volta che capita (è un male endemico, che si ripresenta nel pieno di ogni estate) e non sarà l'ultima se il fenomeno, dovuto ad atti delittuosi (lo sottolineo), continuerà ad essere snobbato nelle sedi istituzionali competenti. Se poi qualcuno non ne è convinto, lo dichiari ufficialmente: vuol dire ca è stato 'o càvere, 'o sole cucente. Autocombustione. Oppure un amante del trekking che, andando per i sentieri, ha gettato un mozzicone acceso. Chi ci vuol credere ci creda. Esistono pure 'e ciucce ca volano, no?
C'è che chi dovrebbe farsi carico del problema finge di non capire. E chi è tenuto a indagare ritiene che sia un fatto ineluttabile, come un male di stagione: l'influenza, il raffreddore, la bronchite, la diarrea. Perché fino a oggi - se ci penso, ho cominciato a occuparmene da oltre quarant'anni - risultati non se ne sono avuti.
Non si va alla ricerca delle cause e del movente, non si fa prevenzione né vigilanza, si preferisce intervenire con i vigili del fuoco, la protezione civile, che svolgono con sacrificio un lavoro difficile e perciò meritano tutta la nostra ammirazione, i mezzi aerei (già...!) quando arrivano, a volte "a messa vutata", con comodo. Comme succedette na vota a santa Chiara; doppo arrubbato facettero 'e porte 'e fierro. Io non sono un patito di Gigi Marzullo (a proposito: auguri di pronta guarigione!), mi pongo domande ma non mi do risposte. Ci provai una volta, nell'estate del 2000: non l'avessi mai fatto!!! Se penso alle minacce ricevute mi vengono ancora i brividi.
Vedo che su Facebook c'è chi si lamenta, chi impreca, Non serve a nulla. Occorre che chi sa, chi ha visto, chi sospetta, parli. Mi rifiuto di credere che nessuno si sia mai accorto di nulla. L'omertà vale complicità. Se distruggiamo il nostro ambiente (poi con le piogge verranno le frane, le alluvioni) distruggiamo non solo l'economia del territorio, che è già a rischio per come è strutturato, ma la possibilità di sopravvivenza delle future generazioni. Tutto il male che facciamo all'ambiente, al paesaggio, si ritorcerà a danno dei nostri figli, dei nostri nipoti. Teniamolo bene a mente!
Sigismondo Nastri

Photo Copyright: Archivio Sigismondo Nastri

Fonte: Positano Notizie

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