Da un post del figlio Corrado, che ne ha seguito il percorso professionale, ho letto la notizia della morte del dottor Vincenzo Naddeo, cardiologo e infettivologo, già primario all'Ospedale Ruggi di Salerno. Una notizia che mi riporta alla mente "antichi" ricordi e che suscita in me un dolore profondo.

L'amicizia con Enzo risale a quando eravamo ragazzi ad Amalfi. Poi siamo stati compagni di scuola fino agli anni del liceo.

Il nostro rapporto non s'è interrotto neppure quando abbiamo preso strade diverse.

Penso a quel tremendo gennaio del 1975 quando, da medico, assistente allora del dott. Cantalamessa all'ospedale di via Vernieri a Salerno, mi fu di grandissimo aiuto - sul piano affettivo, oltre che sanitario - in una circostanza drammatica, che mi fa venire i brividi solo a ripensarci. Non cesserò mai di essergliene riconoscente.

Gli sono stato vicino, nella mia attività giornalistica, nel periodo in cui ha ricoperto - e lo ha fatto "con disciplina e onore" - la carica di sindaco di Amalfi. Ho partecipato a tanti eventi artistici e culturali promossi dalla sua amministrazione.

Peccato che, in tempi più recenti, abbiamo avuto rare occasioni d'incontrarci: l'ultima volta è avvenuto sullo stradone ad Amalfi. A vederlo in carrozzina mi son sentito tremare le vene e i polsi.

Addio, Enzo.

[Le esequie, martedì alle ore 16.00 nella Chiesa di San Benedetto, a Salerno].

A Corrado e a tutti i familiari, anche a nome di mia moglie, esprimo sentimenti di accorato cordoglio.

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