Tu sei qui: PoliticaDepuratore Maiori, "Idea Comune": «Ferisce il silenzio del nostro Sindaco, sta impoverendo il futuro delle nuove generazioni»
Inserito da (redazioneip), giovedì 5 agosto 2021 09:51:20
«L'Amministrazione comunale fa del male a Maiori: impoverisce il futuro delle nuove generazioni e a tutti noi ci toglie la dignità. La provincia di Salerno, con il responsabile del procedimento architetto Cavaliere e il suo fido scudiero Reale di Minori, velenosamente confermano che il mega depuratore sarà ubicato sul nostro territorio. Ferisce il silenzio del nostro Sindaco. Tonino, tu hai il dovere di difendere Maiori, la nostra storia, la nostra fierezza». Sono le parole, affidate ad una nota stampa, del gruppo di minoranza del Comune di Maiori, "Idea Comune", rappresentato dai consiglieri Salvatore Della Pace e Marco Cestaro.
«Decidere quello che si deve fare sul nostro territorio saranno i Maioresi e il nostro Consiglio Comunale, sicuramente non il responsabile della Provincia e il tuo pari grado, che dicono tutto e subito dopo il contrario di tutto, senza provare imbarazzo e un po' di vergogna. Costoro - prosegue il gruppo di minoranza - sono già pronti all'assalto finale: ma prima di dire addio alla nostra naturale vocazione turistica e trovarci di fronte ad un paese sventrato; prima di consegnare ai giovani "il paese delle feci", combatteremo a viso aperto questa vera trappola ad incastro. Questo lo dobbiamo per amore della verità e del bene che portiamo al nostro paese.
Ci sentiamo di lanciare un accorato appello a tutti i cittadini: non è più tempo di dividerci, le elezioni sono alle spalle e il risultato va rispettato.
Ma in gioco, oggi, non è una scelta non condivisa, riguarda Maiori come paese: o restiamo a pieno titolo dentro la Costiera Amalfitana e veniamo rispettati, oppure siamo destinati a perdere la nostra stessa identità.
Per questa semplice ragione sono in prima linea: quattro sindaci e amministratori del recente passato di Maiori, il Comitato, i sottoscrittori della petizione contro l'opera, i movimenti e le associazioni, le opposizioni consiliari e l'assessore cacciato dalla giunta solo perché ha detto la verità sul depuratore in Consiglio Comunale.
C'è necessità di recuperare quell'unità collettiva, fatta di sentimenti popolari, semplici e profondi: partendo dalle care frazioni, Ponteprimario, Vecite, S. Maria delle Grazie, S. Pietro e Castello, abbracciando i rioni delle colline Campo e Lazzaro, il centro e il lungomare fino a sfiorare il mare.
Il Sindaco e la Giunta non possono restare sordi e cinici a questo richiamo che nasce dalle nostre vallate e tocca i cuori di tutti noi», concludono Della Pace e Cestaro.
Fonte: Il Vescovado
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