La sala dell'azienda agricola sperimentale Improsta ha ospitato, venerdì scorso, una partecipata assemblea promossa da Copagri Campania e Copagri Salerno, che ha visto la presenza di oltre cinquanta allevatori di bufale. Al centro del dibattito, la proposta dei caseifici di abbassare il prezzo del latte alla stalla, una misura che ha scatenato l'opposizione ferma degli allevatori.

Salvatore Ciardiello, presidente di Copagri Campania, ha aperto i lavori dichiarando che è inaccettabile abbassare il prezzo del latte mentre il costo della Mozzarella di Bufala Campana continua a salire. "Gli allevatori non possono essere penalizzati - ha affermato Ciardiello - mentre la mozzarella viene venduta a prezzi sempre più alti. È fondamentale difendere il nostro latte e la nostra filiera."

L'assessore regionale all'agricoltura Nicola Caputo, presente all'incontro, ha assicurato agli allevatori il sostegno della Regione, promettendo un rafforzamento dei controlli sulla filiera e azioni concrete per valorizzare il latte bufalino. "È essenziale garantire trasparenza e sicurezza lungo tutta la catena produttiva - ha spiegato Caputo - per evitare frodi e tutelare il nostro prodotto di eccellenza."

Angela Pisacane, presidente di Copagri Salerno, ha sottolineato l'importanza di introdurre una banca dati del latte bufalino, per certificare l'origine del prodotto e garantire che la mozzarella venduta sia davvero realizzata con latte 100% di bufala. "Solo così - ha dichiarato - possiamo proteggere il nostro mercato e offrire garanzie ai consumatori."

Nonostante l'invito, all'assemblea non ha partecipato nessun rappresentante del Consorzio Mozzarella di Bufala Campana, un'assenza che ha sollevato critiche tra gli allevatori presenti. Tuttavia, l'incontro è stato solo l'inizio di una serie di iniziative. "La nostra battaglia non si ferma qui - ha concluso Pisacane - continueremo a lavorare per ottenere un prezzo equo e maggiori controlli lungo tutta la filiera del latte bufalino."