Tu sei qui: PoliticaInsieme per Ravello su Fondazione: «Commissariamento pericoloso per sopravvivenza ente»
Inserito da (Redazione), venerdì 30 novembre 2018 16:45:18
«Dopo Stefano Caldoro Ravello chiama Vincenzo De Luca per commissariare la Fondazione. Il primo passo verso lo scioglimento?». È l'interrogativo del gruppo di minoranza Insieme per Ravello, in buona sostanza palesato martedì scorso nel Corso del consiglio comunale di martedì scorso.
Per il gruppo di minoranza formato da Paolo Vuilleumier e Gianluca Mansi, l'ipotesi commissariamento «appare oltreché senza fondamento, molto pericoloso per la sopravvivenza stessa della Fondazione».
«Affermare, infatti, che "in forza della scadenza degli Organi statutariamente prevista per il 31.12.2018, si è già nella impossibilità di amministrare e gestire l'intera programmazione futura, e individuare tutte le personalità necessarie, e segnatamente quella del Segretario generale e del Direttore artistico anch'esse in scadenza", visto che - come è ovvio - "tali nomine non possono essere eseguite dalla Governance uscente, per evidenti motivi di opportunità e efficienza, che annullano la mera competenza giuridica degli Organi in scadenza", vuol dire che ogni qual volta - per il passato e per il futuro - ci si dovesse trovare nel passaggio tra vecchia e nuova governance, il commissariamento, imposto dalla necessità di "amministrare e gestire l'intera programmazione futura", sarebbe sempre atto dovuto» spiegano i due consiglieri comunali, con Vuilleumier consigliere uscente della Fondazione.
Quanto alla modifica statutaria, che per statuto spetterebbe al Consiglio Generale di Indirizzo (nel quale, vale la pena di ricordarlo, il Comune con le nomine sarebbe tutelato dalla presenza e la forza di ben tre componenti) «invocarla da parte di un commissario appare solo come un modo per sottrarsi alle regole statutarie volute dallo stesso Comune, affidandone la stesura a un uomo della Regione che, con probabilità pari a certezza, della Regione stessa tutelerà gli interessi.
Non è improbabile attendersi, quindi, uno Statuto ricalcato su quello di recentissima approvazione dell'IDIS - Città della Scienza in cui, come dichiarato dalla Regione, si "istruisce per il Consiglio Generale un sistema di voti misto, ovvero il 50 per cento dei voti viene espresso in una logica proporzionale al contributo storicamente versato dai soci e l'altro 50 per cento dei voti viene espresso con il sistema procapite tenendo così conto anche dell'apporto intellettuale dei soci"; per effetto delle novità introdotte dal sistema di voto, "il nuovo statuto valorizza democraticamente il ruolo della Regione Campania che storicamente ha sempre sostenuto le finalità dell'ente"» specifica Insieme per Ravello che aggiunge: «Insomma, applicato a Ravello, e considerando che la quasi totalità dei contributi sono regionali, il Sindaco potrà dire addio alla tanto sbandierata centralità del Comune!
E non si dica che alla modifica non si è riusciti a pervenire nell'attuale Consiglio di Indirizzo, al quale nessuna proposta è stata mai formulata, neppure dal dr. Guerra che pure dal Consiglio di Amministrazione aveva ricevuto uno specifico mandato in tal senso.
Senza ragione, dunque, e dopo essere quasi venuto alle mani - nei mesi scorsi - con il presidente Maffettone, Salvatore Di Martino adduce come ulteriore motivazione della sua richiesta l'inattività e "l'assenza" dell'ex consigliere alla cultura del Presidente della Regione Campania e il conseguente stallo delle attività degli organi».
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Fonte: Ravello Notizie
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