Tu sei qui: PoliticaMaiori, Sindaco replica a minoranza su “sgombero” associazioni: «Era tutto scritto su contratto fin dal principio»
Inserito da (Redazione LdA), martedì 5 aprile 2022 16:18:40
Riceviamo e pubblichiamo nota a firma del Sindaco di Maiori in replica ai consiglieri di minoranza che condannano la richiesta di rilascio entro 15 giorni dei locali di Palazzo Mezzacapo concessi in comodato d'uso alle associazioni culturali del territorio, alle quali si chiede anche di «fornire la documentazione necessaria alla verifica dell'avvenuto pagamento di quanto dovuto per l'energia elettrica e della TARI».
A seguito delle dichiarazioni di alcuni consiglieri comunali di minoranza, riportate anche a mezzo stampa, cogliamo l'occasione per fare una serie di precisazioni sulla questione dei locali di Palazzo Mezzacapo concessi in comodato d'uso gratuito ad alcune associazioni di Maiori.
Si tratta di 4 ambienti destinati rispettivamente al consorzio di tutela "Limone Costa D'Amalfi IGP", all'associazione "CostierArte", all'associazione culturale "Il tempio di Apollo" e all'associazione "Forum dei Giovani di Maiori".
Mettiamo subito in chiaro una cosa: né l'amministrazione comunale né gli uffici di questo Comune hanno sfrattato anzitempo i comodatari.
Questi locali sono stati dati in comodato a partire dall'ottobre 2018 per un periodo di due anni. Per via dello stato d'emergenza pandemica nazionale, emanato a ridosso del termine di molti dei contratti sopracitati, l'ufficio competente, d'intesa con l'amministrazione e le associazioni, ha ritenuto di tenere in sospeso le procedure per rientrarne in possesso. Terminata la fase emergenziale si è dato semplicemente seguito a quanto stabilito nei contratti: tutti regolarmente pubblicati e oggetto di apposite determine di giunta liberamente consultabili in albo pretorio.
Secondo aspetto: non abbiamo preteso il pagamento delle utenze di punto in bianco o perché mossi da particolari intenti persecutori.
Al punto 7 di ogni singolo comodato è messo, nero su bianco, che tutti i comodatari, annualmente, sono tenuti a pagare la Tari e le utenze con importi forfettari prestabiliti: parliamo di cifre che oscillano complessivamente fra i 400 e i 600€ all'anno a seconda della grandezza dei locali. Com'è facilmente intuibile anche da chi, semplicemente (e specialmente nell'ultimo periodo) abbia mai pagato una bolletta in vita sua, si tratta di importi tutt'altro che astronomici dove appare evidente come parte di queste singole voci di costo siano rimaste a carico dell'Ente.
Ricapitolando non è accaduto nulla che non fosse chiaro sin da principio ai diretti interessati e non è stato perpetrato nessun abuso o danno a chi ha beneficiato - avendone pieno titolo - dei locali in questione.
Fa riflettere e quasi sorridere che fra i banchi dell'opposizione ci sia chi si straccia le vesti gridando allo scandalo quando basterebbe semplicemente consultare i contratti di comodato. Fa decisamente ridere la reprimenda di chi ha seguito da vicino questi processi sedendo nei banchi della maggioranza, avendo delega piena ed avendoli perfino votati favorevolmente che oggi sembra quasi apprendere il tutto per la prima volta.
Ribadiamo per l'ennesima volta che questa amministrazione non ha nulla contro qualsivoglia associazione e che, al contrario, è ben disposta nei riguardi di quanti vorranno proporre o riproporre progetti di utilità sociale che possano avere una ricaduta positiva sul nostro territorio.
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Fonte: Il Vescovado
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