Tu sei qui: PoliticaMinori, in Consiglio Comunale tutti i "perchè" della "bretella": anche Marini nel dibattito Reale-Mormile [FOTO]
Inserito da (redazionelda), venerdì 22 marzo 2019 12:34:25
Consiglio comunale "caldo" quello di ieri sera celebratosi nell'aula consiliare di Minori per l'approvazione del bilancio di previsione 2019/2021 - l'ultimo della seconda amministrazione Reale - e la discussione di altri 16 argomenti posti all'ordine del giorno (molti dei quali propedeutici alle previsioni di bilancio). Tra questi, il più atteso - tanto da attirare la curiosità di tanti cittadini minoresi presenti ieri in sala - l'approfondimento circa l'affidamento in finanza del progetto della strada di collegamento interno con la Statale 163 Amalfitana con la realizzazione di garage pertinenziali.
L'iter burocratico del progetto da 13 milioni di euro, caro all'amministrazione comunale di Andrea Reale, ma anche al capogruppo di minoranza Fulvio Mormile (unico rappresentante delle opposizioni ieri sera per le assenze di Giovanni Proto e Antonio Cioffi) ha subito, da qualche tempo, rallentamenti.
E quindi la richiesta di trattazione dell'argomento nel massimo consesso comunale è pervenuta proprio dal consigliere Mormile che, però, ha dovuto fare i conti con il conflitto d'interesse, visto che un suo parente risulta proprietario di uno dei terreni da espropriare per la realizzazione dell'opera.
Il presidente del Consiglio Comunale, Paolo Russo, ha sottolineato questa incompatibilità subito dopo aver ricordato ai colleghi al tavolo che sul punto specifico non vi sarebbe stata votazione e che l'argomento non era di pertinenza del consesso chiamato anche a poter rigettare la proposta di discussione che alla fine è avvenuta.
Alla dibattito puramente politico tra il sindaco Andrea Reale e Mormile ha partecipato anche il supporto al responsabile unico del procedimento, l'ingegner Aristide Marini.
In buona sostanza è stato ribadito che la trasformazione urbanistica di un territorio, in particolare in una zona di tutela ambientale dichiarata dall'UNESCO patrimonio dell'umanità, non può e non deve essere, prerogativa esclusiva di pochi privati (ad esempio alcuni proprietari dei suoli interessati dalla stessa trasformazione), bensì deve essere un diritto della collettività da esercitare attraverso un'azione pubblica e trasparente che si sviluppa accedendo al libero mercato imprenditoriale che possa assicurare, sin dall'inizio, non solo l'avvio dell'intervento ma il completamento dello stesso a beneficio di tutti e a prezzi calmierati sotto la costante vigilanza del Comune.
Di tutt'altro avviso Fulvio Mormile: «Nel rispetto del ruolo che mi è stato assegnato e nell'interesse della collettività, dopo oltre tre mesi sono riuscito a mettere al centro della discussione un argomento di primario interesse per la collettività minorese, prontamente strumentalizzato dal sindaco, che ha tentato addirittura di evitare il confronto sollevando un mio fantasioso conflitto d'interessi».
Mormile ha parlato con numeri e dati alla mano, presentando anche una corposa relazione sul progetto redatta dall'ANCE (Associazione Nazionale Costruttori Edili) di Salerno e messa agli atti.
«Due gare deserte, una serie infinita di contenziosi per oltre 100mila euro, una richiesta di risarcimento danni per oltre 3 milioni, una spesa di oltre 500mila euro per tecnici che non hanno mai in vita loro gestito un project financing, ma che oggi sono gli unici a guadagnarci da questa vicenda. La presenza di impresa discutibile con passati legati a Totò Riina un precontenzioso all'Anac sollevato dall'associazione di categoria ANCE, che contesta la bontà del progetto prima e del bando poi con una errore nelle suddivisione delle spese per quasi 600mila euro che saremo costretti a pagare noi come collettività. Una procedura di affidamento assolutamente temeraria, senza alcuna trasparenza. Le dimissioni di un assessore (Tommaso Manzi, risultato assente ndr), dieci anni di soldi, tempo e risorse perse, per un singolo individuo che in questa vicenda aveva un solo ed unico interesse: il suo». Mormile continua a mostrare scetticismo rispetto agli incarichi affidati all'ingegnere Marini, professionista tra i fedelissimi dell'amministrazione Reale.
«Quel tecnico - ci dice Mormile stamani - già sollevato dal Comune di Amalfi, dopo tutti questi fallimenti invece di cercare una soluzione condivisa, viene in casa nostra a dirci che tutto questo non conta niente, e che da domani tutto sarà risolto; lui, venuto in soccorso nella pubblica assise a sostituire la parte politica in visibile difficoltà. Nello stesso consiglio si è anche preso atto del pessimo lavoro messo a punto dalla nuova società per i rifiuti, certificando un aumento della spesi di altri 90mila euro in un solo anno portando la spesa ad oltre 920mila euro».
Fonte: Il Vescovado
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