«Vorrei farla visitare prima alla cittadinanza di Positano. Per cui prima di arrivare all'apertura ufficiale, dedicherò una settimana di visite per tutti i residenti». Così il sindaco Michele De Lucia in merito all'apertura della Villa romana del I secolo d.C. di Positano prevista per fine estate, in un'intervista per Repubblica.

La Villa, scoperta al disotto della chiesa di Santa Maria Assunta, non presenta tutte le caratteristiche tipiche delle ville romane, ponendosi come un "unicum" per gli affreschi: non solo per le immagini raffigurate, ma anche per il tipo di tecnica usata, ossia con la miscela di pittura e stucco. La villa potrebbe estendersi lungo tutta la baia, come tutte le ville romane, che si affacciavano direttamente sul mare. Sepolta da una colata di fango e cenere dall'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. la villa d'otium è probabilmente appartenuta al liberto dell'imperatore Claudio, Posides, da cui forse proviene il toponimo stesso di Positano. I recenti scavi archeologici (l'ultima fase si è conclusa nel 2016) hanno portato alla luce le pareti nord ed est di un ambiente perfettamente affrescato con oggetti bronzei di pregevole fattura. Soprintendenza, Comune e parrocchia di Santa Maria Assunta sono al lavoro per stipulare un regolamento che disciplini l'accesso al delicato sito. L'apertura al pubblico è prevista per il prossimo autunno.

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