Tu sei qui: PoliticaRifiuti, Messina ricorre contro Bassolino
Inserito da Il Mattino (admin), venerdì 28 dicembre 2001 00:00:00
Il sindaco Messina (foto in alto) ricorre al Capo dello Stato, al Presidente del Consiglio ed al Ministro degli Interni, lanciando, nel contempo, anche gravissime e durissime accuse ad Antonio Bassolino, Commissario straordinario del Governo per l'emergenza rifiuti: eccesso di potere, violazione e falsa applicazione delle leggi, carenza di motivazione e di istruttoria, presupposto erroneo, irrazionalità e disparità di trattamento ed ingiustizia manifesta. Una serie di illegittimità sia sostanziali che procedurali, relative all'ordinanza commissariale che «...impone il pagamento di 150 lire al chilogrammo per i rifiuti solidi urbani, che - recita il ricorso - per quanto riguarda il comune di Cava, si riferisce a costi passati ed in realtà non sostenuti, costi futuri forse da sostenersi, ma comunque concernenti prestazioni non ancora erogate ad una decorrenza erronea; a quantitativi indeterminati ed erronei».
I motivi
Un danno al bilancio gravissimo, al quale l'Amministrazione non può far fronte. In pratica, l'ordinanza afferma che, durante la fase del dichiarato stato di emergenza, il Commissario straordinario ha sostenuto tutti i costi per lo smaltimento dei rifiuti stoccati presso i siti provvisori, cosa contestata dal Comune. L'Amministrazione ricorre contro l'ordinanza per l'imposizione al Comune della somma di lire 150 per chilogrammo di rifiuti solidi urbani. Diverse le motivazioni: l'atto è stato adottato dal Commissario straordinario oltre i limiti dei propri poteri, anche se in presenza di una situazione straordinaria ed eccezionale. Messina ritiene che, a fronte della somma richiesta, non vi sia stata la relativa prestazione del servizio, in quanto i maggiori costi sostenuti dal Commissario, indispensabili per interventi di bonifica e messa in sicurezza del sito provvisorio di stoccaggio, non sono stati ancora avviati, nonostante l'ordinanza imponga il pagamento entro 30 giorni dalla sua notifica. Una somma «ad occhio», che non corrisponderebbe al vero, per la mancata pesatura dei rifiuti, come da tempo sostiene Alfonso Laudato (nella foto in basso), capogruppo consiliare del Cdu. Si è stabilito un prezzo forfettario, non tenendo conto che nell'anno in corso il Comune ha attivato la raccolta differenziata, con una notevole riduzione della quantità di rifiuti da conferire in discarica. Sarebbe stato opportuno convocare un'apposita conferenza di servizi, non solo per determinare i costi e le prestazioni, ma anche per delineare un intervento più decisivo ed un'azione più sinergica fra i Comuni ed i vari enti.
Fonte: Il Portico
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