Tu sei qui: Territorio e AmbienteEmergenza mal secco: le preoccupazioni di Limone Costa d’Amalfi IGP a TG4
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), venerdì 5 luglio 2024 10:11:36
Nelle scorse ore, il Consorzio di Tutela "Limone Costa d'Amalfi IGP" ha richiesto l'istituzione di un tavolo di concertazione con le autorità competenti per affrontare l'emergenza fitosanitaria causata dalla diffusione del mal secco, una grave malattia fungina che colpisce gli agrumi.
La difficile situazione è stata affrontata anche su Tg4 Mediaset, nel servizio di Andrea Noci, dove Carlo De Riso, direttore della OP Costieragrumi, Chiara Gambardella, direttore del Consorzio di Tutela, Vincenzo Tropiano, presidente di Coldiretti Salerno, e il sindaco di Cetara, Fortunato Della Monica, hanno espresso la loro opinione sulla problematica e su come contrastarla.
"Noi tagliamo sempre, subito, per far sì che la pianta rimanga sempre vigile", dice De Riso". "Questo fungo, di fatto, non ha mezzi di contenimento. - spiega Tropiano - Bisogna consentire di poter smaltire, quindi di bruciare, le parti infette dei limoni che vengono tagliate e bisogna garantire il reimpianto delle piante che vengono espiantate".
"Abbiamo lanciato il grido l'allarme per risolvere ed arginare il fenomeno del mal secco che si sta diffondendo nei nostri limoneti. Cerchiamo - sottolinea Gambardella - soluzioni da esperti".
L'emergenza, prosegue Della Monica, ha spinto la Conferenza dei Sindaci della Costa d'Amalfi ad organizzare un incontro fissato per il 23 luglio, alle 18, presso il comune di Maiori: "E' un problema moto grave e serio. Dobbiamo affrontare questo problema come squadra".
Secondo gli agricoltori, la malattia causata dal fungo Plenodomus Tracheiphilus ha già distrutto il 25% delle piante di limone del nostro comprensorio. Il rischio è che in cinque o sei anni possano sparire tutte le coltivazioni dei limoni che per la Costiera sono oro. A rischio scorci paesaggistici ed agricoli, ma anche l'indotto. Basti pensare a dolci, liquori o semplici spremute al limone.
"Bisogna assolutamente che intervenga lo stato. E' un problema enorme, i limoneti sono patrimonio dell'Italia", conclude a Tg4 Pietro Sassonetti, direttore de "L'Unità".
"É necessario mettere in campo una strategia comune di lotta a questa malattia che rischia realmente di modificare radicalmente il nostro territorio dal punto di vista produttivo e paesaggistico. La Costa D'Amalfi é tale per la presenza della Montiera Amalfitana, va preservata é difesa nell'interesse di tutti", aggiunge in una note Andrea Reale, Sindaco di Minori.
"Il Limone è uno dei simboli della Costiera Amalfitana e della Penisola Sorrentina. Una eccellenza significativa dell'economia del territorio. Ho allertato l'ufficio fitosanitario regionale e convocato d'urgenza un tavolo tecnico per affrontare in modo deciso la problematica del parassita "Mal Secco degli Agrumi" che minaccia di intaccare oltre un quarto delle piante", annuncia Nicola Caputo Assessore regionale all'Agricoltura in risposta all'allarme lanciato nelle ultime ore da organizzazioni di settore e sindaci della Costiera.
"Siamo già al lavoro - spiega l'Assessore Caputo - con l'ufficio fitosanitario regionale. Martedì prossimo ho convocato tutti i soggetti coinvolti: dalle organizzazioni professionali agricole alle organizzazioni dei produttori, i consorzi di tutela e gli Enti di ricerca (Crea e Cnr). Enti di ricerca che sono impegnati nello studio di soluzioni per il contenimento dell'organismo "Mal secco degli agrumi" e contrastarne la diffusione specificatamente alle cultivar IGP con a disposizione risorse del Ministero dell'Agricoltura grazie al DM a sostegno delle attività finalizzate al contenimento dell'organismo nocivo "Plenodomus tracheiphilus".
"In queste ore stiamo valutando le azioni più opportune e tempestive volte ad impedire la diffusione dell'organismo nocivo per le piante di agrumi. L'Assessorato regionale all'Agricoltura - conclude l'assessore Nicola Caputo - assicurerà tutto il supporto tecnico necessario nonché la corretta informazione sullo stato della diffusione dell'agente patogeno al fine di salvaguardare un patrimonio agroalimentare e culturale come quello del Limone Costa d'Amalfi".
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Fonte: Positano Notizie
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