«Ogni anno, puntualmente, ‘e zampugnar' stann' ‘cca e a nascita ro Bambiniell' c' ‘a fann'arricurdà».

Inizia così il componimento in napoletano improvvisato davanti al Presepe di Santa Lucia, a Minori, dal signor Antonio Polverino, in compagnia di due zampognari, Alfonso Di Lieto e suo figlio.

Un modo per fare gli auguri ai nostri lettori, ma anche per lanciare un appello accorato: basta fare la guerra, perché «tutto ‘o munn' adda pute' festeggia'».

«Ma finiamola con queste guerre, noi siamo tutti una famiglia, e cerchiamo di abbracciarci, e tutti insieme in santa pace dobbiamo poter campare, viva il Natale, viva le zampogne e viva la libertà», ha concluso Polverino.

Dopo i versi di Antonio, l'atmosfera è stata resa ancora più suggestiva dal suono della zampogna: una vera e propria sinfonia di emozioni.

Un suggestivo incontro tra poesia e musica tradizionale per ribadire il legame profondo che abbiamo con le nostre radici.

La poesia rende più efficace il messaggio della pace, mentre la musica unisce tutti in un abbraccio di fraternità, in sintonia con il senso più profondo del Natale.