Tu sei qui: Territorio e AmbienteUna Costiera Sostenibile che guardi al futuro: è da 10 anni che lo possiamo solo immaginare
Inserito da (Maria Abate), martedì 14 gennaio 2020 13:15:04
Di Maria Rosaria Sannino, Cornelia Kramsall e Antonio Di Martino
Acarbio è nata nel 2009 con lo scopo di candidare la Costiera amalfitana come Riserva Mab Unesco. Perché riteniamo sia tra i pochi ‘strumenti' (e network) a livello internazionale che potrebbe dare slancio alla tutela ambientale e allo stesso tempo, preservare, guardando agli esempi positivi di altre realtà, un'area così fragile come la Costa d'Amalfi: sviluppo, centrato principalmente sulle popolazioni locali, secondo modelli di gestione "sostenibile" del territorio; logistica, per supportare progetti di ricerca e monitoraggio collegati ai bisogni di conservazione e sviluppo sostenibile.
Tutti i nostri passi e progetti realizzati, sono andati nella direzione di portare il nostro territorio verso la candidatura. E sempre condividendoli dal basso, formando una rete con altre associazioni; incontri pubblici con sindaci, presidenti provincia, assessori, regione, ministero dell'ambiente e Unesco.
Tanti verbali stilati. Tanti cronoprogrammi non mantenuti. Nel corso di questi lunghi anni, alcuni interlocutori (forse più sensibili al tema) sono cambiati. Altri incontri, cambi di programmi, richieste... Fino a far diventare il progetto Mab Unesco come un "gioco ad ostacoli".
E così, mentre alla sede dell'Unesco a Parigi stanno ancora attendendo la "candidatura" ufficiale della Costiera amalfitana, e mentre altri territori italiani sono arrivati in breve tempo a presentarla, nonostante non fossero ancora in lizza (Monviso, Sila, Appennino Tosco Emiliano, Delta del Po), noi siamo ancora qui a guardare impotenti al declino di un territorio, e con i suoi terrazzamenti che continuano a crollare mettendo a rischio vite umane.
Siamo stanchi di una politica che non riesce a dare fiducia ad intuizioni che potrebbero portare la Costiera del futuro verso la conservazione del suo ecosistema. Non stravolgendolo con progetti di cementificazione, ma rendendolo sostenibile e sempre più incoraggiando allo stesso tempo, formule equilibrate di gestione nel rapporto uomo/ambiente.
Fonte: Positano Notizie
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