Era stata appena rimessa a nuovo, ma forse a qualcuno non piaceva il risultato. Stamani, 20 luglio, è spuntato il primo (e si spera l'ultimo!) graffito su una delle panchine rese opere di Street Art nell'ambito del progetto #UrbanReloadMaiori. Scritte nere spiccano sul giallo acceso dello spicchio di limone che Pao Bordino, noto street artist milanese, ha realizzato con indiscussa maestria su una panchina del Lungomare Rossellini.

Un gesto che denota, se non ignoranza, mancanza di senso civico e disinteresse per il proprio Paese, che con questa iniziativa mirava invece alla riqualificazione degli arredi più "spenti" di Maiori. Un'azione a sfregio dell'impegno dell'Associazione Open Art, composta da ragazzi che hanno dimostrato di avere seriamente a cuore la propria città con gli ultimi eventi organizzati, come appunto PanchinArt.

Ma, molto probabilmente, l'artefice del misfatto non potrà essere identificato, dato che, pur essendoci telecamere a Maiori, il comune non è ancora completamente servito dal sistema di videosorveglianza (anche se lo sarà presto, stando a quanto annunciato). Un vero peccato, perché allo scriba inopportuno bisognerebbe insegnare a rispettare il lavoro altrui, a pensare prima di agire, ma soprattutto a volere fortemente il bene della propria città.