Tu sei qui: AttualitàTelecamere per debellare piaga incendi boschivi: la proposta del Centro di Storia e Cultura Amalftana
Inserito da (ilvescovado), sabato 23 luglio 2016 11:44:05
Un sistema di videosorveglianza con visore notturno in prossimità delle aree boschive, al fine di combattere il fenomeno estivo degli incendi boschivi in un territorio che dovrebbe essere in modo maggiore tutelato, in quanto Patrimonio Mondiale dell'Umanità. È la proposta del Centro di Storia e Cultura Amalfitana, nella persona del Presidente Giuseppe Cobalto, fatta pervenire tramite un'accorata lettera a tutti i sindaci della Costa d'Amalfi e in particolare al sindaco di Praiano nella qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci, nonché al Comando Provinciale del Corpo Forestale dello Stato, al Comando Stazione Forestale di Tramonti e ai mezzi di informazione. Una proposta che vuole prevenire gli incendi che si ripresentano ciclicamente e frequentemente ogni anno nella stagione estiva, contro quella che sembrerebbe «un'emergenza artificiale, creata cioè ad arte per conseguire qualche risultato sicuramente importante se teniamo conto dell'incredibile ritmo di lavoro degli incendiari di cui, peraltro, si ignorano, perlomeno a livello ufficiale, gli elementi identificativi». La pubblichiamo integralmente, per completezza d'informazione.
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Com'è noto e come le SS.LL. probabilmente avranno avuto modo di verificare de visu percorrendo le strade della Costiera amalfitana, anche nel 2015 il nostro territorio è risultato essere uno dei più colpiti dagli incendi boschivi nell'ambito della provincia di Salerno, a sua volta la più martoriata della regione Campania anch'essa al vertice della classifica nazionale.
Le preoccupanti notizie che pervengono in questi primi giorni della stagione estiva 2016 dalla Sicilia (500 roghi in 2 giorni) fanno temere che l'estate in corso, complici l'aumento delle temperature e il disordine meteorologico, possa comportare ulteriori gravi rischi anche per la Costiera amalfitana.
Per la sua particolare conformazione, nel nostro territorio gli incendi assumono una più accentuata gravità determinando oltre alla devastazione dell'ambiente e del paesaggio un diretto ed immediato pericolo di frane, smottamenti, alluvioni che frequentemente nel passato anche recente hanno causato lutti e rovine.
I cittadini della Costiera amalfitana sono quindi particolarmente interessati a che il problema degli incendi boschivi venga affrontato nel modo più proficuo, in modo cioè da limitarne quanto più possibile il numero, l'estensione, gli effetti catastrofici.
Questo non pare sia avvenuto ed avvenga. Se siamo qui ad aspettare con ansia e timore le prime piogge, se le strade di accesso alla Costiera amalfitana vengono regolarmente chiuse nel periodo estivo per diretta minaccia delle fiamme e nel periodo invernale per le inevitabili conseguenze, se ogni ipotesi di sviluppo di turismo alternativo deve essere annullata per impraticabilità di campo, se l'ambiente naturale e rurale ed il paesaggio che costituiscono la base delle fortune turistiche e dei riconoscimenti internazionali (non dimentichiamo che siamo patrimonio dell'Umanità) della Costiera amalfitana sono costantemente massacrati dal fuoco allora evidentemente qualcosa, o meglio tutto, non funziona.
Siamo, a nostro parere, in presenza di un'EMERGENZA ARTIFICIALE, creata cioè ad arte per conseguire qualche risultato sicuramente importante se teniamo conto dell'incredibile ritmo di lavoro degli incendiari di cui, peraltro, nonostante il tempo trascorso, si ignorano ancora e sempre, perlomeno a livello ufficiale, gli elementi identificativi.
Certo è che la complessità delle competenze e la scarsa trasparenza delle modalità di utilizzazione delle risorse finanziarie attivate dagli incendi costituiscono un elemento di preoccupazione circa la possibilità che si voglia finalmente cambiare registro.
In attesa di significativi interventi a livello nazionale e regionale, riteniamo che un'iniziativa efficace possa essere rappresentata dall'installazione, in prossimità delle aree boschive e con modalità da valutare con riferimento alle condizioni che favoriscono l'accesso e l'attività degli incendiari, di videocamere, dotate anche di visore notturno in grado di assicurare, per quanto possibile, un minimo di sorveglianza sul territorio e di costituire un valido deterrente nei confronti di malintenzionati.
Restiamo a disposizione per ogni forma di collaborazione che si ritenga utile.
Il Presidente del Centro di Cultura
e Storia Amalfitana
- dr. Giuseppe Cobalto -
Fonte: Il Vescovado
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