Tu sei qui: Eventi e SpettacoliRavello Concert Society: stasera all'Annunziata di scena il pianista pugliese Davide Valluzzi
Inserito da (redazionelda), lunedì 22 luglio 2019 10:09:22
Dopo l'apprezzato concerto del 18 luglio (vedi foto) dedicato alle varie declinazioni della Luna nelle opere dal periodo romantico alla musica contemporanea un nuovo appuntamento è in programma stasera, lunedì 22 luglio, nella consueta cornice del Complesso Monumentale dell'Annunziata con il pianista pugliese Davide Valluzzi che proporrà al pubblico opere di Beethoven, Debussy, Brahms e Rachmaninoff.
Il primo brano è la Mondschein-Sonate di Ludwig van Beethoven, universalmente nota e di una popolarità immediata e senza confini. Il critico berlinese Ludwig Rellstab paragonò l'assorta immobilità del primo tempo al chiarore lunare che si diffonde nelle serate di calma sul Lago dei Quattro Cantoni. L'immagine procurò alla seconda Sonata dell'op. 27 il titolo di "Chiaro di luna", con cui è entrata stabilmente nella storia dell'arte non solo musicale.
A seguire troviamo la prima serie di "Images" di Claude Debussy. Massimo esempio di impressionismo musicale, la prima serie di Images mette in primo piano una scrittura pianistica caratterizzata da insolite soluzioni tecnico-stilistiche, con un'accentuazione dell'impegno virtuosistico, particolarmente marcato nel primo brano "Reflets dans l'eau".
Il secondo tempo del recital comincia con la Tarantella in mi bemolle di Gustav Schumann a cui segue lo scherzo op. 4 di Johannes Brahms. Si tratta, molto probabilmente di un movimento di una sonata che Brahms decise di non pubblicare. Ma a questo "scherzo" l'autore riconobbe un suo carattere forte anche se acerbo, decidendo così di servirsene come pezzo da concerto. La fantasia del giovane autore (nemmeno ventenne) si sbizzarrisce in un quadro dalle tinte tempestose e dalle atmosfere ricche di ostinata tensione.
Il successivo brano, lo Scherzo in sol minore di Sergei Rachmaninoff è tratto dallo Scherzo di Felix Mendelssohn per il Sogno di una notte di mezza estate di Shakespeare.
La grande Sonata n. 2 in si bemolle minore op. 36, è opera di grande complessità musicale, scritta da Rachmaninoff nel 1913 e poi rielaborata, con alcuni tagli, nel 1931, in modo da renderla più adatta all'esecuzione di fronte al pubblico. Rachmaninoff intervenne sia sulla struttura (questa seconda versione è più breve della prima per circa un quarto di durata), sia semplificando la scrittura pianistica, che nella prima versione era faticosissima per l'esecutore. Infatti tra i motivi che lo indussero a "semplificare" la sua Seconda Sonata vi era l'artrite che in quel periodo aveva colpito le sue mani, costringendolo a ridurre drasticamente l'attività concertistica.
Il calendario della stagione 2019-2020, curato dal musicista amalfitano Antonio Porpora Anastasio è disponibile su www.ravelloarts.org.
Fonte: Il Vescovado
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