Tu sei qui: GourmetIl babà di Sal De Riso, l'interpretazione di un dolce capolavoro della tradizione napoletana
Inserito da (redazionelda), lunedì 18 giugno 2018 07:56:04
Se è vero che i profiteroles al limone sono stati il primo dolce che ha fatto conoscere Sal De Riso all'Italia e poi al mondo, è anche vero che il babà resta uno tra gli indiscussi cavalli di battaglia dell'ambasciatore del bello e del buono in Costa d'Amalfi.
A "Mille e un Babà", concorso ideato e organizzato nel 1998 a Piano di Sorrento da Dieffe Comunicazioni, 10mila persone poterono scoprire la bontà del babà di Sal De Riso e assistere alla sua vittoria, che di lì a poco avrebbe annunciato altri importanti traguardi per il pasticciere di Minori. Nella foto affianco - postata da Carmen Davolo, direttrice di Dieffe Comunicazioni - si vede un giovane ed emozionato Salvatore gioire per la vittoria conquistata grazie al suo "babà più buono e più lungo del mondo" (ben 319,5 metri), affiancato da Andy Luotto e Serena Albano.
Da allora, il Maestro pasticciere ha declinato il classico babà al Rhum, in altre varietà che ne esaltano la bontà: quello al limoncello (inzuppato con bagna al limone della Costiera), il Babamisù (inzuppato al caffè-rum in una crema di mascarpone e cremoso di cioccolato al caffè), il babà alla mela e cannella (inzuppato con bagna alla mela e ripieno con crema pasticciera al profumo di cannella), e il Savarin arancia e fragoline di bosco (un babà dalla forma "panciuta" imbevuto al liquore di arancia e farcito con crema chantilly all'italiana e fragoline di bosco).
E grazie alla sua creatività, che di un dolce tipicamente napoletano ha fatto una tipicità tutta costiera, ha conquistato il palato dei tanti amanti della pasticceria e dei turisti che si fermano a Minori per una pausa di gusto.
In occasione del ventesimo anniversario di questo importante riconoscimento (e trentesimo di attività, ndr) Sal De Riso ha presentato il "principe siciliano", babà al pistacchio nell'impasto con crema e inzuppitura alla vaniglia, il "BABAMARETTO", con pasta nocciole nell'impasto, crema alle nocciole di giffoni e inzuppitura all'amaretto di Saronno, il "Mokimbo" al cioccolato 72% Domori nell'impasto con crema al cioccolato, uvetta e Rhum e non ultimo il "BUONDÌ BABÀ", pasta di babà al cioccolato eseguito con una tecnica particolare che, dopo la lievitazione, viene fritto e servito con zucchero alla vaniglia e crema Pasticcera.
Fonte: Il Vescovado
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