Tu sei qui: GourmetUna sana alimentazione ai tempi del Covid-19
Inserito da (redazionelda), giovedì 16 aprile 2020 13:30:53
di Valentina Di Giovanni*
L'attuale situazione di emergenza pandemica dovuta alla diffusione mondiale dell'infezione da Covid-19 ha fatto assumere al Governo italiano delle misure di contenimento per contrastare la diffusione del virus in Italia che prevedono la riduzione degli spostamenti delle persone dalla propria abitazione, consentiti nei casi di necessità, e la facilitazione del ricorso al lavoro da casa.
E' un momento di profonda crisi dovuto dall'isolamento forzato che ci ha costretto a trascorrere le vacanze pasquali in famiglia o da solo. Momenti come questi inducono le persone a far un po' i conti con se stessi e a rivalutare le proprie priorità, facendo un percorso introspettivo su noi stessi; essendo sempre abituati ad una vita frenetica ora abbiamo finalmente il tempo per poter godere delle piccole cose. Abbiamo infatti riscoperto la bellezza della cucina nostrana, abbiamo imparato a fare il pane, a cucinare per i nostri cari e a rendere il pasto un momento conviviale. Allora quale momento migliore per poter focalizzare la nostra attenzione su noi stessi e sulle nostre abitudini alimentari. È doveroso ricordare innanzitutto che non esistono né alimenti né diete miracolose che possano prevenire le infezioni virali e che il distanziamento sociale e la messa in atto delle pratiche di igiene suggerite dalle istituzioni rimangono la priorità assoluta.
Ciò detto, è altrettanto importante ricordare il ruolo centrale che riveste l'alimentazione per mantenere un buono stato di salute e di benessere fisico, mentale e psicologico; la noia e la paura del futuro sono fattori che influenzano il nostro stato d'animo, infatti molto spesso riscontriamo una sorta di conforto nel cibo; ansia, lo stress e la noia che possono subentrare in questo momento possono favorire la comparsa o peggiorare, in chi già né soffre, il cosiddetto "emotional eating", ossia il ricorso al cibo come meccanismo di compensazione attraverso cui regolare e ridurre le emozioni negative. Questa alterazione del comportamento porta al consumo di cibo generalmente ricco di zuccheri e grassi e quindi ipercalorico, ad alto indice glicemico e con un quantitativo elevato di colesterolo (Marieke 2011); ma se anziché convogliare le nostre paure nel cibo usassimo quest'ultimo come terapia ? Ippocrate diceva "fa che il cibo sia la tua medicina e che la medicina sia il tuo cibo" ed è proprio da questo concetto che noi possiamo iniziare a capire l'importanza di una sana alimentazione.
La nostra vita frenetica ci impedisce spesso di dedicare del tempo per cucinare e sempre più frequentemente si fa ricorso ad alimenti pronti. Sfruttiamo il maggior tempo a disposizione per sperimentare nuove ricette, magari preparate coinvolgendo i più piccoli, utilizzando un po' di fantasia per far apprezzare anche gli alimenti meno graditi ma più nutrienti. Sperimentiamo metodi di cottura "leggeri" anche senza avere a disposizione dispositivi particolari: cottura al vapore, al cartoccio, a bagnomaria, ecc.
Sfruttiamo quindi il maggior tempo trascorso in casa per mettere in atto piccoli ma utili accorgimenti e strategie.
La prima cosa da fare è depurare il nostro organismo da tossine in eccesso ,consumando due litri di acqua al giorno e delle tisane che permettano una corretta diuresi.
Cerchiamo quindi sempre di consumare i 3 pasti consigliati (colazione, pranzo e cena) più la merenda per i bambini.
Non dimentichiamo mai di consumare una colazione bilanciata, che rappresenta sempre una buona abitudine da non perdere e che permette di affrontare la giornata nel migliore dei modi : Un esempio di colazione potrebbe esser uno yogurt magro con cereali integrali ed un frutto di stagione, o una tazza di latte con fette biscottate e un frutto
A merenda privilegiamo un frutto come una banana, una spremuta d'arancia o uno yogurt. Gli spuntini sia a metà mattinata che nel pomeriggio sono utili per evitare il consumo di merendine o patatine che si è soliti spiluccare davanti alla televisione o quando si ha fame.
Il pranzo e la cena , con tutta la famiglia può diventare un momento di condivisione e di confronto. Focalizzando la nostra attenzione sui pasti principali potremmo scoprire la bontà di alcuni alimenti. Anche se siamo soli, manteniamo una regolarità nel consumo dei pasti, evitando di spiluccare durante l'intera giornata o mangiare velocemente, magari in piedi o senza nemmeno apparecchiarsi la tavola. Allo stesso modo non saltiamo i pasti solo perché ci sembra di non avere fame
Aumentiamo la quota di alimenti vegetali nella nostra dieta. Più frutta e verdura e più legumi in ogni pasto della giornata. Ora abbiamo più tempo per preparali. Usiamoli come pietanza, come condimento (per esempio nei primi piatti), come snack (sgranocchiando carote, finocchi o mangiando pomodorini). In questo modo alleggeriremo l'apporto di calorie e miglioreremo la nostra dieta.
Tra i cereali privilegiamo quelli integrali che sono un valido alleato per la salute dell'intestino e tendono a saziare di più, aiuto efficace per mangiare meno.
Approfittiamo di questo momento per curare di più anche la varietà degli alimenti che portiamo in tavola giorno dopo giorno, alternando e combinando diversamente tra loro i vari gruppi di alimenti: questo aiuta a migliorare la qualità e il piacere dell'alimentazione, e può diventare occasione per far conoscere cibi diversi ai giovani.
Attenzione a cibi grassi, ad alimenti e bevande ricchi di zucchero, a un eccesso di carboidrati (pizza, pane, pasta, ecc), agli eccessi per tutti i tipi di alimenti e ai comportamenti che possono portare a squilibrare la nostra alimentazione. E dunque, un occhio particolare alle porzioni! Cerchiamo quindi di diminuire calorie e porzioni e facciamo un po' di esercizio fisico anche nelle nostre abitazioni.
* biologa nutrizionista
Fonte: Il Vescovado
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