Nella mattinata di oggi (17 marzo) si è conclusa l'esistenza terrena dell'amalfitano Mario De Riso, già amministratore comunale e fedele all'ideologia comunista, sempre sorridente e affabile nonostante le molte sofferenze. A darne il triste annuncio la moglie Maria Grazia, i figli Michele, Maria, Rosaria e Daniela, il fratello, le sorelle, i generi Vittorio, Alfonso e Pantaleone, la nuora Giovanna e i nipoti. Mancheranno le sue strofette di vita vissuta cariche di significato, grazie alle quali si era fatto benvolere da tutti in paese.

La salma da Salerno giungerà in Piazza del Municipio ad Amalfi alle 11,30 di venerdì 18 marzo, ove si terranno le esequie.

"Con Mario 'e Mariettella siamo cresciuti insieme - ricorda il decano dei giornalisti costieri Sigismondo Nastri - lui, poco più grande di me, in quello spazio della valle dei Mulini che aveva per confini san Lorenzo, sott' 'e Grotte, 'e Grare longhe, l'arco 'e Cunfalone. Da ragazzo, la sua casa, all'inizio della salita per Pontone, era per me, che abitavo poco più su, all'ultimo piano del palazzo Anastasio, come una seconda casa. Tra le nostre famiglie c'era amicizia e affetto. Abbiamo tirato insieme calci a una palla di pezza dint' 'o stritto. Erano i tempi duri della guerra e del dopoguerra. Mi sono emozionato poi a vederlo arrampicarsi sugli altissimi pini del suo giardino (che non ci sono più). La passione per la terra, per il lavoro agricolo, è stata la sua 'religione'. Ho seguito con attenzione - anche se su posizioni diverse - il suo impegno politico-amministrativo, caratterizzato dal sentimento puro, sincero, disinteressato di mettersi al servizio della collettività. Mi dispiace solo che da tempo non ci vedevamo. Con Mario se ne va un pezzo della mia vita. Un altro pezzo! È il pedaggio da pagare alla vecchiaia. Esprimo sentimenti di vivissimo cordoglio a tutti i familiari. Un abbraccio a Daniela".

La Redazione de Il Vescovado e la Locali d'Autore partecipano al dolore della famiglia De Riso formulando le più sentite condoglianze.