Tu sei qui: Salute e BenessereIl finocchio: prezioso alleato per la depurazione dopo i pranzi natalizi
Inserito da (ranews), sabato 5 gennaio 2019 13:49:18
Dopo i grandi pranzi del periodo natalizio è tempo di rimettersi in forma, depurando il nostro organismo. Ma come fare? È importante ricominciare ad attuare una corretta alimentazione, ma anche mangiare... molti finocchi!
Il finocchio è una pianta erbacea biennale o perenne, alta fino a 2 metri. Il fusto è eretto, cilindrico, ramificato, striato, un po' glauco. Questo ortaggio ha un contenuto calorico molto ridotto, circa 31 calorie per ogni etto, è povero di grassi ma ricco di fibre, quindi è un alimento particolarmente indicato per chi tiene alla propria linea. Il finocchio è molto ricco di sali minerali, soprattutto potassio, calcio e fosforo, utili per rinforzare le ossa e per prevenire crampi e stanchezza. Contiene molte vitamine, in particolare la vitamina A, essenziale per proteggere e mantenere sana la pelle e per regolare il funzionamento della retina e della vista, la vitamina B, elemento fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso e dell'apparato cardiocircolatorio, e la vitamina C, sostanza molto importante nella prevenzione di numerose patologie perché rafforza il sistema immunitario e svolge un'efficace azione antiossidante.
Il buon contenuto di fitoestrogeni rende il finocchio un ottimo equilibrante naturale dei livelli degli ormoni femminili, il che lo rende particolarmente utile nello stimolare la produzione di latte nelle donne alle prese con l'allattamento, nel ridurre i disturbi che precedono il ciclo mestruale e nell'alleviare i sintomi della menopausa. Anche il fegato trae giovamento dal consumo di finocchi, che rappresentano dei validi disintossicanti e che contribuiscono al miglioramento delle funzioni epatiche. Inoltre, il finocchio ha effetti diuretici, favorendo la produzione di urina e, di conseguenza, l'eliminazione delle tossine da parte dell'organismo, ed è indicato in caso di inappetenza, dato che stimola l'appetito e la secrezione gastrica attraverso l'azione dei suoi principi aromatici.
I frutti del finocchio, impropriamente chiamati semi, contengono oli volatili in quantità oscillanti tra lo 0,8 ed il 4%. Tra questi, i principali costituenti sono un olio essenziale dolce, l'anetolo, ed una sostanza amara, il fenicone. Ad essi è da attribuire la ben nota azione stimolante sulla motilità dello stomaco e dell'intestino (carminativa), che rende i semi del finocchio particolarmente utili in presenza di meteorismo e flatulenza. Agli stessi oli essenziali è da attribuirsi anche l'aumento, per fenomeno riflesso, della secrezione salivare.
Il finocchio è preferibile consumarlo dopo i pasti perché permette di digerire più velocemente gli alimenti più complessi come ad esempio la carne o il pesce. Inoltre, quando è cotto, il finocchio, a differenza delle altre verdure, presenta un'azione diuretica ed è utile assumerlo per combattere la cellulite, sebbene però il calore determini un aumento degli zuccheri che lo rende sconsigliabile la sua assunzione ai soggetti diabetici.
Dal punto di vista nutrizionale tale ortaggio non presenta effetti collaterali, sebbene però possa risultare indigesto ai pazienti che presentano allergie alle carote e al sedano, con insorgenza di reazioni cutanee.
Fonte: Il Vescovado
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