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Salute e Benessere

La Dieta Mediterranea, peculiarità e benefici

Inserito da (redazionelda), sabato 28 aprile 2018 09:09:09

di Valentina Di Giovanni*

 

Il termine Dieta Mediterranea è stato coniato agli inizi degli anni '60 dal medico americano Ancel Keys il quale, alla fine della seconda guerra mondiale, osservò che le popolazioni meno abbienti di alcune zone dell'Italia meridionale presentavano un tasso di mortalità associato alle malattie cardiovascolari molto inferiore rispetto a quello della popolazione americana.

 

Quest'ultimo associò tale dato alla tradizione gastronomica tipica del mediterraneo, la quale predilegeva un'alimentazione derivata dall'agricoltura, dalla pastorizia e dalla pesca.

 

Successivi studi hanno inoltre osservato che in queste aree geografiche, nei primi anni sessanta, l'aspettativa di vita era tra le più alte del mondo; al contrario l'incidenza di malattie come la cardiopatia ischemica, neoplasie e altre patologie croniche, la cui insorgenza è strettamente correlata alla dieta, era invece tra le più basse del mondo; nonostante l'elevata abitudine al fumo, il basso livello socio-economico e la scarsità di assistenza sanitaria caratterizzanti il background sociale di quei tempi.

Il modello nutrizionale mediterraneo non rappresenta uno specifico programma dietetico ma piuttosto un insieme di abitudini alimentari che si distinguono per il consumo di cibi naturali e freschi, quali cereali e frutta e verdura stagionali, un limitato consumo di grassi animali ed un elevato consumo di pesce, olio extravergine d'oliva e legumi.

Ciò che rende nobile questo tipo di dieta è non solo la qualità dei nutrienti che la compongono, ossia acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, vitamine, antiossidanti e minerali ma anche la loro giusta proporzione.

Difatti uno schema tipico della dieta mediterranea prevede tali proporzioni:

  • 55-60% di Glucidi, di cui l'80% rappresentato da glucidi complessi (presenti nel pane integrale, pasta, riso e mais) ed il 20% di zuccheri semplici;
  • 10-15% di Proteine, sia animali che vegetali;
  • 25-30 % di Grassi (olio di oliva); frutta e verdura occupano un posto di rilievo per le vitamine, i minerali, gli antiossidanti e le fibre che forniscono. Questa dieta ha un contenuto basso in grassi saturi (inferiore al 7-8%) ed un contenuto totale di grassi da meno del 25 a meno del 35% a seconda delle zone.

La dieta mediterranea, conosciuta per i suoi positivi effetti sulla salute, deve questo merito soprattutto all'utilizzo quotidiano dell'olio extra vergine di oliva (alias "evo"), a differenza di altri tipi di diete che utilizzano grassi saturi di origine animale (ad esempio quella dell'Europa centrale e settentrionale). Non a caso su 800 milioni di piante di olivo presenti in tutto il mondo, ben 700 esemplari compongono proprio il paesaggio dei paesi mediterranei.

L'olio evo è, quindi, considerato il condimento quasi esclusivo della dieta mediterranea. Quest'ultimo, difatti, essendo un fitocomplesso, ossia un prodotto di origine vegetale, presenta una molteplicità di componenti in quantità più o meno elevata. I suoi effetti benefici sulla salute sono dovuti proprio all'azione biologica dei suoi diversi componenti, aventi proprietà antiossidanti e cardioprotettive.

I benefici della dieta mediterranea non si limitano soltanto all'apparato cardiovascolare, difatti studi clinici riportano gli effetti benefici di essa in diverse patologie e sindromi metaboliche, quali dislipidemie, diabete, obesità, artrite e cancro.

La dieta mediterranea, quindi, rappresenta un valore nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio costituito principalmente da olio evo, cereali, frutta fresca e secca, verdure ed una moderata quantità di pesce, latticini e carne con l'utilizzo di numerose specie quali condimento, poca quantità di sale ed il consumo di modeste quantità di vino (2-3 bicchieri). Infine la peculiarità della dieta è che si fonda nel rispetto per il territorio e la biodiversità, garantendo la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e ai mestieri collegati alla pesca e all'agricoltura caratteristici di questi paesi.

 

Gli effetti benefici della dieta mediterranea sull'apparato cardiovascolare sono i più noti e ampiamente riconosciuti e continuano tuttora ad essere oggetto di studio. Gli studi che conferiscono un ruolo "protettivo" al consumo indipendente di pesce, vegetali e olio di oliva nei confronti delle malattie reumatiche sono numerosi ma oltre alle indagini sui singoli nutrienti e alimenti l'attenzione dei ricercatori si è rivolta verso la dieta nella sua globalità. È interessante sottolineare che il focus nei riguardi della dieta mediterranea è stato ed è tutt'ora maggiore da parte delle popolazioni che hanno una cultura alimentare che si discosta notevolmente dal modello mediterraneo. Negli ultimi anni la dieta mediterranea è diventata sempre più popolare al di fuori del bacino mediterraneo attirando l'attenzione non solo della popolazione comune ma anche della comunità scientifica internazionale. Ciò che distingue la dieta mediterranea da altri modelli dietetici è l'equilibrio tra un'ampia varietà di alimenti, molti dei quali qualitativamente nobili dal punto di vista nutrizionale. Gli individui affetti da malattie reumatiche infiammatorie croniche possono ottenere un duplice vantaggio nel seguire questa terapia dietetica: la riduzione della sintomatologia clinica e la protezione del sistema cardiovascolare.

 

Per questi motivi, nel 2010 l'Unesco ha iscritto la Dieta Mediterranea nella prestigiosa Lista dei Patrimoni Immateriali dell'Umanità: il riconoscimento, come si legge nelle motivazioni "consente di accreditare quel meraviglioso ed equilibrato esempio di contaminazione naturale e culturale che è lo stile di vita mediterraneo come eccellenza mondiale".

Buona Dieta Mediterranea a tutti!

 

*biologa nutrizionista

Fonte: Il Vescovado

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