Tu sei qui: Salute e BenessereProprietà e benefici dei ravanelli
Inserito da (admin), martedì 14 maggio 2019 11:25:51
di Valentina Di Giovanni* - Il ravanello è un ortaggio della famiglia delle Crucifere (come cavoli e broccoli), conosciuto in botanica con il nome di Raphanus sativus e presente tra la frutta e verdura di stagione a maggio. La raccolta, infatti, avviene solitamente tra maggio e luglio, anche se quelli coltivati in serra si possono trovare tutto l'anno. L'origine è orientale: viene coltivato da millenni in Cina e Giappone, ma è apprezzato anche in Europa, grazie alla veloce germinazione e alla facile coltivazione. Dalla buccia rossa (o bianca), polpa croccante e sapore leggermente piccante, il ravanello è una pianta monocarpica, ovvero produce un solo frutto all'anno. La radice è tonda e grossa, in quanto è ricca di proprietà nutritive utili per il successivo sviluppo del frutto e dei fiori.
Sono ortaggi poco apprezzati in Italia dove si mangiano solo crudi. In altre nazioni il loro consumo è molto più diffuso e si servono anche cotti. Dei ravanelli si mangia soprattutto la radice e ne esistono di diversi tipi che si distinguono in base al colore. Presentano solo 11 calorie per 100 grammi e sono composti per lo più di acqua. Tra i nutrienti si annoverano ferro, fosforo calcio, vitamine del gruppo B, vitamina C e acido folico. Hanno proprietà diuretiche e depurative ed è nota sin dall'antichità la loro capacità di conciliare il sonno. I ravanelli vantano numerose altre proprietà terapeutiche che vengono sfruttate soprattutto in fitoterapia. Utilizzato come rimedio contro la febbre, nella medicina orientale il ravanello era impiegato contro ulcerazioni cutanee, gonfiori e affezioni della pelle, aiuta il rilassamento dei muscoli e del sistema nervoso e, sotto forma di infusi e decotti, può essere utilizzato come sedativo della tosse e contro le infezioni delle vie respiratorie. I semi di ravanello sono un blando lassativo. Altre proprietà sono: antispasmotica, antielmintica, antisettica-antibatterica, diuretica e astringente, antiscorbutica, per la presenza di vitamina C, stimolante della digestione ed infine lassativa.
Come tutte le crucifere i ravanelli sono stati oggetti di numerosi studi oncologici: infatti come è noto da diversi anni i ricercatori hanno posto la loro attenzione sul ruolo protettivo e preventivo delle crucifere in particolari tipi di tumori. La ricerca ha confermato che queste verdure contengono composti che, se combinati con l'acqua, formano gli isotiocianati che aiutano l'organismo a sbarazzarsi delle sostanze cancerogene. Uno studio del 2010 suggerisce che l'estratto di radice di ravanello contiene isotiocianati in grado di causare la morte di alcuni tipi di cellule tumorali. Inoltre la funzione protettiva degli isotiocianati è stata riscontrata anche nelle patologie cardiovascolari. Non ci sono controindicazioni derivate dal consumo dei ravanelli, ne tantomeno interazioni tra il consumo di ravanelli e l'assunzione di farmaci o altre sostanze. Tuttavia, però, un consumo eccessivo può causare gonfiore addominale ed è pertanto sconsigliato assumere notevoli quantità di tale ortaggio in soggetti affetti da colite, da gastrite o da calcoli renali.
*biologa nutrizionista
Fonte: Il Vescovado
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