Tu sei qui: Salute e BenessereProprietà e benefici della pesca
Inserito da (admin), lunedì 1 luglio 2019 16:49:16
di Valentina Di Giovanni* - La pesca è un frutto ricco di vitamina C dalle proprietà rinfrescanti, dissetanti, diuretiche e leggermente lassative. Il suo nome scientifico è Prunus persica e viene coltivato in Cina da oltre 5000 anni, essendo considerato simbolo di lunga vita e immortalità. In Italia, a seconda della zona e della varietà, la loro raccolta avviene da maggio a settembre. Vi sono principalmente tre tipi di pesche:
• la pesca comune dalla polpa gialla o bianca con una pelle sottile e vellutata in superficie;
• la pesca nettarina o noce con consistenza soda e con buccia liscia;
• le percoche che si distinguono per la polpa più consistente, apprezzate dall'industria alimentare conserviera per la loro proprietà di durare a lungo nel tempo.
Nell'antica farmacopea mandorla e nocciolo di pesca si usavano contro il mal di testa e i disturbi digestivi, mentre le foglie e la corteccia dell'albero erano considerate vermifughe, antipiretiche e diuretiche. La pesca è ricca di acqua sino al 90%: 100 gr di frutto contengono 25 kcal e per questo indicato nelle diete ipocaloriche. Tale frutto è ricco di fibre, sali minerali, e vitamine. Tra i sali minerali vi sono potassio (minerale indicato per chi soffre di pressione alta in quanto equilibra la pressione, abbassandola, facilitando inoltre l'eliminazione dei liquidi in eccesso contrastando ritenzione idrica e cellulite), magnesio (utile per chi soffre di insonnia, nervosismo, stati depressivi, ma anche crampi muscolari e per alleviare i dolori mestruali), fosforo (questo minerale è essenziale per mantenere la struttura di ossa e denti in quanto fa parte della loro frazione minerale) e iodio (viene in aiuto alle funzionalità della tiroide ed è quindi indicato per ipotiroidismo).
La pesca è ricca di vitamina C che contrasta i danni dei radicali liberi e, grazie alla sua potente azione antiossidante, favorisce l'assorbimento del ferro a livello intestinale; è fondamentale per la sintesi di collagene e stimola le difese immunitarie: una pesca ricopre circa tutto il nostro fabbisogno necessario giornaliero di vitamina C. Inoltre contiene il precursore della vitamina A (chiamato beta-carotene) che nel nostro organismo si trasforma conseguentemente in vitamina A e svolge molteplici funzioni contro gli agenti inquinanti, purifica e aiuta le ossa, i denti e la pelle. Il beta carotene è un pigmento naturale che conferisce la colorazione giallo-arancione alle pesche ed ha un'azione antiossidante quindi protegge dai danni ossidativi dei radicali liberi responsabili dell'invecchiamento cellulare; sono presenti anche antiossidanti quali luteina e zeaxantina: queste due sostanze sono carotenoidi ad azione antiossidante che proteggono gli occhi dalle radiazioni luminose, in quanto si trovano all'interno della retina. Contiene ancora le vitamine B, K ed E che completano il quadro con le loro proprietà ricostituenti e mineralizzanti.
Le proprietà nutritive delle pesche sono molteplici, così come molteplici sono proprietà funzionali di tale frutto. Infatti se consumata regolarmente permette la riduzione della pressione arteriosa, grazie al contenuto di potassio in grado di equilibrare la pressione arteriosa e di favorire l'eliminazione dei liquidi in eccesso. Stimola le difese immunitarie grazie alla presenza della vitamina C e stimola la diuresi, contrastando la ritenzione idrica e la cellulite e mantenendo in salute i reni. Inoltre contrasta la stipsi poiché contiene una buona quantità di fibra, che aiuta a stimolare il transito intestinale e a disintossicare dalle tossine. Inoltre studi recenti hanno dimostrato che contiene composti fenolici e carotenoidi che possiedono proprietà antitumorali. Queste possono essere d'aiuto nella lotta a vari tipi di tumore come quello al seno, ai polmoni ed al colon.
Secondo uno studio del 2014 i polifenoli presenti nelle pesche e nelle prugne hanno inibito la crescita delle cellule nel tumore al seno. Nei pazienti con questa patologia i ricercatori consigliano di mangiare 2 o 3 pesche al giorno per avere gli stessi effetti benefici. In uno studio analogo i ricercatori hanno scoperto che questi polifenoli, oltre a bloccare la crescita delle cellule tumorali, le uccidono senza danneggiare le cellule sane. In ultimo, uno studio del 2012 condotto su animali suggerisce che l'assunzione della pelle di pesca protegge il fegato durante la chemioterapia con il cisplatino. Questo farmaco infatti ha un impatto molto pesante sul fegato e sulla sua salute. Negli esperimenti sui topi si è notato che la buccia, assunta insieme al farmaco, riduce in modo significativo i danni al fegato.
La pesca non presenta particolari controindicazioni. Non bisogna però eccedere con il loro consumo in quanto ricche di acqua tendono a gonfiare lo stomaco. Evitare di consumarle vicine ai pasti, visto che questi frutti tendono a causare fermentazioni specialmente se in associazione con latticini e carboidrati e di non bere troppa acqua perché potrebbe causare gonfiori. Gli effetti collaterali invece li ha il nocciolo della pesca, il quale contiene amigdalina, sostanza tossica per l'organismo. Quando il frutto è troppo maturo da aver fatto schiudere il nocciolo, è consigliabile non consumarlo, anche se gli esperti affermano che per avere dei seri effetti tossici si dovrebbero mangiare molte decine di questi noccioli.
In ultimo bisogna anche tenere conto del fattore allergia. In questi casi però si tratta di solito di una reazione allergica lieve che scompare non consumando più il frutto.**
* biologa nutrizionista
**studi riportati da riviste scientifiche
Fonte: Il Vescovado
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