Di Vincenzo Milite

La Salernitana, guidata dal neo tecnico Pasquale Marino, si è ritrovata nel centro sportivo Mary Rosy dopo due giorni di riposo per preparare l'importante incontro di lunedì 21 aprile al Tombolato contro il Cittadella, nel giorno di Pasquetta. Questa sarà l'ennesima partita da giocare come se fosse una finale, poiché si sfiderà un'altra concorrente che lotta per non retrocedere e che ha solo due punti in più dei granata. In caso di vittoria, la Salernitana riuscirebbe addirittura a superarla in classifica.

È dunque fondamentale che la Salernitana affronti questa sfida con l'obiettivo di vincere. Da un lato, è necessario sfruttare l'onda positiva derivante dalla vittoria interna contro il Sudtirol; dall'altro, va ricordato che la Salernitana ha vinto solo una partita in trasferta in questo campionato, contro il Palermo, ma risale a sei mesi fa. C'è quindi bisogno di un altro blitz esterno.

Il tecnico Marino sembra intenzionato a riconfermare gli undici vincitori di sabato scorso, poiché apportare troppe modifiche a cinque partite dalla fine, in una squadra che ha bisogno di punti, non porterebbe a risultati positivi. Con la sua esperienza, Marino ha capito subito l'importanza di mantenere una certa stabilità e ha apportato solo pochi accorgimenti, come alzare il baricentro di una ventina di metri e portare più uomini in area avversaria durante la fase offensiva. Queste semplici mosse hanno reso la squadra più pericolosa, con tiri in porta più frequenti.

L'aspetto principale su cui Marino ha lavorato è stato quello mentale, infondendo serenità al gruppo. Questo ha permesso ai calciatori di scendere in campo con la mente libera e tranquilla.

Adesso, però, arriva la parte più difficile: ripetersi. La Salernitana dovrà dimostrare lunedì prossimo che la nuova strategia funziona, vincendo contro il Cittadella, un avversario indubbiamente tosto ma certamente non irresistibile e alla portata dei granata.