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Sorrento, Villa Fiorentino, archeologia, turismo, cultura, ambiente

Esposto a Villa Fiorentino il dolio romano risalente all’antica Surrentum

A Sorrento, da ieri, 12 maggio, è esposto all’ingresso di Villa Fiorentino un grande vaso in terracotta di forma tondeggiante nel quale i Romani conservavano liquidi e aridi

Inserito da (Maria Abate), giovedì 13 maggio 2021 10:49:34

A Sorrento, da ieri, 12 maggio, è esposto all'ingresso di Villa Fiorentino un grande vaso in terracotta di forma tondeggiante nel quale i Romani conservavano liquidi e aridi.

Il dolio, questo il nome tecnico, fu rinvenuto nel 2017 dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l'Area Metropolitana di Napoli durante i lavori Italgas di costruzione della rete cittadina di distribuzione del gas.

L'importante ritrovamento è stato esposto all'ingresso della villa novecentesca, sede della Fondazione Sorrento, nel corso di un incontro a cui hanno partecipato il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola, l'amministratore delegato della Fondazione Sorrento, Gaetano Milano, il responsabile della tutela archeologica del territorio, Luca Di Franco, e rappresentanti di Italgas.

Il manufatto di epoca romana, risalente secondo gli esperti al I secolo d.C., era stato ritrovato dalla Soprintendenza durante i lavori in corso Italia, nelle vicinanze di Largo Beato Giovanni Paolo II. Conservatosi in buone condizioni, il dolio si trovava a una profondità di circa due metri su una base di terreno stabilizzata dalla malta.

Un ritrovamento reso possibile grazie all'attenzione per il territorio e il suo patrimonio storico, che costituisce un elemento fortemente distintivo per la Società Italgas. Il suo impegno, infatti, fa perno sulla stretta collaborazione con le competenti Soprintendenze e si concretizza in una serie di best practice che vanno oltre il dettato normativo, con l'obiettivo di favorire non solo il recupero dei ritrovamenti, ma anche la loro valorizzazione. Nel caso del vaso risalente all'antica Surrentum, Italgas, in sinergia con Comune e Soprintendenza, si è adoperata per rendere l'opera fruibile al pubblico facendo realizzare un adeguato supporto in ferro battuto su cui il vaso è collocato.

«Ringraziamo Italgas e la Soprintendenza per l'attenzione mostrata nei confronti di un bene artistico e storico come questo antico dolio - ha dichiarato il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola -. Ogni reperto archeologico rappresenta un tassello importantissimo per ricostruire il nostro passato. Un tributo alla nostra memoria collettiva, ma anche un potente strumento di promozione del territorio».

«Operando in un territorio complesso e ricco di storia come il nostro - ha commentato l'amministratore delegato di Italgas Reti, Pier Lorenzo Dell'Orco - capita di frequente di imbattersi in piccole e grandi scoperte archeologiche che contribuiscono a ricostruire frammenti del passato di una comunità. Porre attenzione alla salvaguardia e alla valorizzazione di questo patrimonio è per noi non solo un obbligo di legge; è soprattutto un dovere verso quei territori in cui Italgas è presente e lavora ogni giorno. E questo fa sì che la realizzazione delle nostre reti crei un ideale ponte tra il progresso reso possibile da una nuova infrastruttura e le tracce del passato che ritrovano la luce durante le lavorazioni».

Fonte: Positano Notizie

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