Tu sei qui: Storia e Storie"Felicità verticale" Positano protagonista in Germania sulla pagina domenicale del FAZ
Inserito da (Admin), venerdì 23 ottobre 2020 10:05:39
Il Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ) è un quotidiano tedesco, fondato nel 1949 con sede a Francoforte sul Meno. Giornale posto su posizioni moderate di centro-destra, conservatrici e liberali, il quotidiano teutonico rappresenta un punto di riferimento per uomini d'affari e gli intellettuali Il Faz gode di un'ampia diffusione anche fuori dal territorio tedesco e dispone di una delle reti di corrispondenti più estese d'Europa, rendendolo indipendente dalle agenzie di stampa. L'edizione domenicale denominata Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung pubblicata lo scorso 18 ottobre ha dedicato una pagina a Positano con un articolo titolato "Senkrechtes Glück" (letteralmente "Felicità Verticale") firmato da Philipp CEPL e Gertrude CEPL-Kaufmann.
Positano è da sempre meta e luogo di rifugio di pittori, scrittori e ballerini fin dai primi anni ‘20 del secolo scorso.
Nell'editoriale vengono ricordati Goethe (Conoscete il Paese dove fioriscono i limoni) e lo scrittore di Colonia, August Kopisch che nel 1836 ha scoperto la Grotta Azzurra di Capri.
Positano ha ospitato persone come Bertold Brecht, Paul Klee (Positano e il posto più verticale del mondo). Altri come Ernst Bloch approdarono a Positano negli anni ‘20 dalla Francia, da Ascona e Capri.
Durante i primi decenni del '900 la cittadina, oltre alla Madonna Bizantina, non offriva molto, e la guida turistica Baedeker citava l'"hotel" Margherita con 22 camere, e il Roma, una modesta pensione con 12 camere.
Nell'articolo vengono citati pittori del calibro di Anita Ree, Karli Sohn Rethel, Richard Seewald, che hanno vissuto molti anni a Positano. Dal 1925 alcune pubblicazioni hanno dato inizio al boom Positanese.
Dalla magia di Positano furono ispirati scenografi, pittori, scrittori, filosofi, alcuni dei quali prima avevano scelto Capri, come Leonid Miasin, Diaghilev, Picasso, Matisse, Gilbert Clavel.
Dal 1920 Positano divenne una sorta di luogo di pellegrinaggio per personaggi come Ewald Matare', Kurt Weill, Essad Bey, Gerhart Hauptmann, Wilhelm Kempff.
Nel 1937 Stefan Andres si trasferì a Positano con la moglie Dorothea, discriminata per non essere ariana. Qui visse dal 1937 al 1949 scrivendo uno dei suoi libri più belli "La piccionaia", tradotto anche in lingua italiana e ambientato nella meravigliosa Positano.
Dal 1953, dopo una pubblicazione di John Steinbeck nel Harper's Bazaar, Positano e la Costa d'Amalfi divennero il luogo prediletto di facoltosi turisti americani, da Jayne Mansfield ad Elizabeth Taylor, che innescarono quello che qualche anno dopo fu definito il "boom turistico internazionale".
Dall'articolo abbiamo appreso che la Federazione Europea delle Colonie di Artisti sta preparando una mappa culturale europea riscoprendo, in questa occasione, Positano come luogo di straordinaria importanza per il mondo dell'arte e della cultura.
Fonte e Foto Copyright: Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung
Fonte: Positano Notizie
rank: 102911103
"Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta." È con questo pensiero che la famiglia e la comunità di Minori si preparano a ricordare il Ragionier Antonio D’Auria, ad un anno dalla sua scomparsa. Venerdì 2 maggio 2025, alle ore 19.00, nella Basilica di Santa Trofimena sarà celebrata una Santa Messa...
Nel cuore della Capitale, il Teatro Marconi ha ospitato una intensa giornata di riflessione e ricordo dedicata a Giulietto Chiesa, a cinque anni dalla sua improvvisa scomparsa. L’iniziativa, promossa dal canale "GiuliettoChiesa Official" e sostenuta dalla famiglia e dai collaboratori più stretti, ha...
Il 26 aprile 1986, alle 1:23 del mattino 8ora locale), il reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina (all'epoca Unione Sovietica), esplose durante un test di sicurezza mal gestito. L'incidente rilasciò enormi quantità di materiale radioattivo nell'atmosfera, dando origine alla...
Il 25 aprile in Italia si celebra la Festa della Liberazione dal regime fascista e dall'occupazione militare tedesca dell'esercito nazista, avvenuta nel 1945. L'occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo perché nel 1945 coincise...