Tu sei qui: Storia e StorieL'arte come manifestazione di fede: a Ravello completata l'edicola votiva in Via San Francesco [FOTO]
Inserito da (redazionelda), lunedì 7 dicembre 2020 21:10:10
Nei piccoli centri le edicole votive restano segni tangibili delle fede popolare. La Costiera Amalfitana mantiene intatto il fascino antico dei tempietti dedicati a Santi e Madonne, realizzati da generazioni di artigiani che nell'arte, nella bellezza, sono riusciti a trasfondere la devozione del popolo. Una tradizione quasi perduta, ma non del tutto.
A Ravello, proprio nei giorni che precedono la solennità dell'Immacolata Concezione, il tempietto dedicato alla Vergine sulla via pubblica nei pressi del Convento di San Francesco è stato completato. Alle cornici tufacee realizzate dal maestro scultore Francesco Amato (Mastro Ciccio) prima e dal figlio Antonio poi, si è aggiunto il completamento della nicchia absidata.
L'ombrello in pietra lavica nel registro superiore, e quello inferiore con lesene e scalanature, sono stati realizzati da Antonio Amatodi Mario, erede della nobile tradizione scultorea di famiglia.
Era il 1993 quando il su pro cugino mastro Antonio Amato completò la cornice della nicchia sulla base di una soglia con ornamenti floreali realizzata da suo padre. Nell'occasione fu allocata la statua della Vergine Immacolata portata in processione dai fanciulli della contrada (nelle foto d'epoca). A distanza di 27 anni una altro Antonio Amato ha completato l'opera, nel solco della tradizione.
A sessant'anni, grazie al suo amore per l'arte e il bello, nel rispetto delle geometrie del territorio, Antonio Amato dà vita a portali di pietra finemente lavorata, colonne dai capitelli cesellati, su cui poggiano architravi artisticamente scolpiti.
Nella Ravello della musica, della cultura e del gusto c'è ancora chi, in silenzio, ma con passione e coraggio, prosegue l'intaglio della pietra, del marmo o del tufo per creare opere pregevoli comecaminetti, portali, mortai, davanzali, capitelli, colonne, soglie alle porte, oggetti ornamentali, fedeli riproduzioni delle opere scultoree della tradizione classica e medievale. Chi, come Antonio Amato, interpreta l'arte anche come manifestazione della bellezza della fede.
Fonte: Il Vescovado
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