Ultimo aggiornamento 5 ore fa S. Sofia vergine e martire

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieLa Costa d’Amalfi e la sua storia: la romanità e il turismo imperiale

Storia e Storie

Costiera amalfitana, storia, ville romane, turismo imperiale

La Costa d’Amalfi e la sua storia: la romanità e il turismo imperiale

L’avvento delle ville in Costa d’Amalfi costituì la protostoria amalfitana, testimoniata solo dal punto di vista archeologico, ma nel contempo inaugurò la felice stagione del turismo imperiale. Infatti nelle dimore, gestite da liberti e schiavi, i proprietari venivano, soprattutto nella stagione calda, a trascorrere gli otia

Inserito da (Maria Abate), domenica 9 maggio 2021 17:39:43

di Giuseppe Gargano

«Stanco di municipi e di colonie e di ogni altra terra del continente, l'imperatore Tiberio si chiuse nell'isola di Capri, discosta tre miglia di mare dall'ultima punta del promontorio di Sorrento. Molto gli piacque quella solitudine, perché laggiù non ha porti, ma solo ripari per piccoli navigli e nessuno potrebbe mettervi piede se non per una svista delle guardie. Mite è il clima in inverno a Capri, protetta com'è dal monte contro le furie dei venti, e dolcissima l'estate, esposta alle brezze di ponente con quel gran mare aperto all'intorno». Così Tacito illustra la decisione dell'imperatore Tiberio di ritirarsi a Capri, dal cui palazzo (Villa Jovis) governò l'impero per gli ultimi dieci anni della sua vita.

Le dodici ville

L'imperatore Tiberio comprò l'isola dal municipio di Napoli e vi fece edificare dodici ville, nelle quali sistemò, come in una Versaille sante litteram, illustri esponenti del patriziato romano. Sull'onda di Tiberio senatori ed equites costruirono ville marittime lungo le coste del Sinus Neapolitanus (golfo di Napoli) e del Sinus Paestanus (golfo di Salerno). Tra questi il liberto Posides, arricchitosi all'ombra di Claudio, avrebbe realizzato, secondo Matteo Della Corte (1937), la villa di Positano, il cui toponimo sarebbe derivato dal suo onomastico. La villa, di recente riportata in parte alla luce, evidenzia pregevoli affreschi del I secolo d.C. Di fronte, sull'isolotto del Gallo Lungo, vi sono i resti di un piccolo attracco con pilae e archi e di una cisterna.

Il turismo imperiale in Costiera

L'avvento delle ville in Costa d'Amalfi costituì la protostoria amalfitana, testimoniata solo dal punto di vista archeologico, ma nel contempo inaugurò la felice stagione del turismo imperiale. Infatti nelle dimore, gestite da liberti e schiavi, i proprietari venivano, soprattutto nella stagione calda, a trascorrere gli otia. La scoperta della gens romana Amarfia nel territorio di Benevento da parte di Salvatore Ferraro (1981) suggerì l'idea di una villa presente ad Amalfi: nel 2000 furono rinvenuti i resti di un triclinio o ninfeo ancora in costruzione, con vari oggetti in vetro e in terracotta; si trattava di una villa distrutta dalla pioggia torrenziale che fece immediatamente seguito all'eruzione del 79 d.C.

Da Ravello a Tramonti

L'identificazione del cognome romano Ravelius da parte di Pasquale Natella (1977) aprì l'ipotesi dell'esistenza di una villa a Ravello, asseverando l'attestazione di una facies latina in Costiera. La villa marittima più importante resta quella di Minori, edificata a due piani, con ninfeo, ambienti termali, piscina, peristilio e viridarium, affreschi e mosaici. Sulle alture delle retrostanti colline i Romani realizzarono ville rustiche. A Tramonti ve n'erano quattro, attrezzate con coltivazioni a viti e ambienti per la vinificazione: quella di Polvica sembra essere la più antica del territorio amalfitano. Il toponimo Cesarano prova la presenza di un praedium imperiale in quella zona.

L'alta Costa

Anche ad Agerola la presenza romana fu consistente: il toponimo Bomerano deriva da una gens che costruì ville pure nel territorio di Gaeta; nel casale agerolese fu ritrovata una necropoli del X-IX secolo a.C., il più antico insediamento dell'area amalfitana. Altre testimonianze romane di carattere agricolo apparvero a Campora (tracce di acquedotto) e a S. Lazzaro (villa rustica). Gli spolia romani abbondano sulla Costa: urne, sarcofaghi, colonne, capitelli, trabeazioni. Vittorio Bracco ritiene che questi furono tolti in età medievale dalle rovine delle ville per addobbare chiese e palazzi; Daniele Manacorda afferma, invece, che furono trasportati via mare da Ostia, Paestum e altri centri classici del Mediterraneo. A tal proposito questi indica nel toponimo rivierasco Marmorata il luogo di sbarco degli spolia marmorei, trasportati poi a Ravello e a Scala. Tale toponimo è attestato sin dal 1031, quando una famiglia locale era impegnata nei commerci forse marittimi.

Le tracce di Atte a Positano

Un'urna del I secolo d.C. riapre la questione: si trova nella Chiesa Nuova di Positano e reca l'iscrizione: Acti Caesaris Vixit Ann. XXXVI. E' chiaro che si tratta di Atte, concubina di Nerone. Morì nella villa positanese e poi la sua urna sarebbe stata ritrovata e sistemata nella suddetta chiesa oppure l'urna sarebbe stata portata da Ostia? Forse una risposta potrebbe venire dall'urna di Impetratus, despensator delle opere pubbliche al tempo di Adriano, custodita nella chiesa del cimitero di Amalfi: di sicuro veniva da Ostia o da Roma.

(Tratto da "Authentic Amalfi Coast")

Fonte: Amalfi News

Galleria Fotografica

rank: 109919104

Storia e Storie

Storia e Storie

Minori e la Costa d'Amalfi ricordano Antonio D’Auria: messa in suffragio nella Basilica di Santa Trofimena

"Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta." È con questo pensiero che la famiglia e la comunità di Minori si preparano a ricordare il Ragionier Antonio D’Auria, ad un anno dalla sua scomparsa. Venerdì 2 maggio 2025, alle ore 19.00, nella Basilica di Santa Trofimena sarà celebrata una Santa Messa...

Storia e Storie

Roma rende omaggio a Giulietto Chiesa, voce libera della controinformazione

Nel cuore della Capitale, il Teatro Marconi ha ospitato una intensa giornata di riflessione e ricordo dedicata a Giulietto Chiesa, a cinque anni dalla sua improvvisa scomparsa. L’iniziativa, promossa dal canale "GiuliettoChiesa Official" e sostenuta dalla famiglia e dai collaboratori più stretti, ha...

Storia e Storie

Chernobyl, una ferita ancora aperta: il mondo ricorda il disastro del 1986

Il 26 aprile 1986, alle 1:23 del mattino 8ora locale), il reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina (all'epoca Unione Sovietica), esplose durante un test di sicurezza mal gestito. L'incidente rilasciò enormi quantità di materiale radioattivo nell'atmosfera, dando origine alla...

Storia e Storie

25 aprile, Festa della Liberazione: cosa accadde in quei giorni?

Il 25 aprile in Italia si celebra la Festa della Liberazione dal regime fascista e dall'occupazione militare tedesca dell'esercito nazista, avvenuta nel 1945. L'occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo perché nel 1945 coincise...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno