Ultimo aggiornamento 4 ore fa S. Sofia vergine e martire

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieLe origini del presepe napoletano potrebbero essere in Costiera Amalfitana

Storia e Storie

Maiori, Costiera Amalfitana, Presepe, Nascita, Storia

Le origini del presepe napoletano potrebbero essere in Costiera Amalfitana

La ricostruzione storica di Vincenzo Mammato, oggi maresciallo in pensione della Polizia Municipale di Maiori, che potrebbe avere fondamenti di verità

Inserito da (Admin), giovedì 24 dicembre 2020 18:42:21

di Enzo Mammato per Wikipedia

Il Cuciniello, autore del più celebre presepe napoletano, ha definito il "Presepio", un passo del Vangelo scritto in dialetto napoletano.
Per potersi aggettivare napoletano esso deve, obbligatoriamente, avere come luogo di nascita ruderi di un tempio pagano ma a Maiori con la presenza, già dal XV° secolo, dei Fratelli di S. Francesco, il primo a rappresentare la sacra natalità di quel di Gubbio, si è avuto quest'espansione devozionale-artistica, culturale-sacra che richiama dal nostro intimo la figura del fanciullino, una trasposizione dell'animo umano che unendo innocenza e fantasia rende i personaggi della Santa Notte ambientandoli nella natura circostante, riportata in miniatura con macere, vicoli, fontane, grotte e case rurali.
Oltre alla presenza dei francescani, di cui ricordiamo i famosi presepi di Padre Antonio Cinque, non va dimenticata la presenza in zona di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, autore sia del "Quanno nascette Ninno" che del "Tu scendi dalle stelle" che hanno avviato e alimentato questa devozionale tradizione.

A Maiori, in Collegiata, fino alla ricostruzione dell'Ottocento intrapresa dall'architetto Pietro Valente (1794-1859), vi era un altare denominato del Presepe che, sicuramente doveva essere sormontato da un quadro con siffatta rappresentazione scenica, e nel Monastero di Corso Reginna al soffitto vi sono affreschi riproducenti "L'adorazione dei Magi", inoltre gli artisti locali della Bottega dei D'Amato (XVI° secono) ai pittori dei giorni nostri hanno rappresentato la nascita del Bambino, di questi ricordiamo:
- di GiovannAntonio D'Amato, (doc. 1615-1643) a Napoli, "La Natività" presente nel Monastero di S. Chiara, "L'adorazione dei pastori" della chiesa di S. Teresa agli scalzi oggi la Sovrintendenza e "La Natività" di S. Maria Materdomini (1643);
- di Gaetano Capone, (1845-1924) in collezione privata, "La visita del presepe" (1892-1893), ambientata sull'altare della chiesa di S. Domenico a Maiori;
- di Girolamo Cenatiermpo (doc. 1705-1742) a Maiori, in collegiata, "La Natività" (Inizio XVIII° sec.) e nel Convento di San Francesco "L'adorazione dei Re Magi" e ancora La Natività" copia dal Pomarancio, tele che una volta erano sugli altari della chiesa;
- di Nicoletti Manfredi (1891-1978) in collezioni private, "Fedeli al presepe" del 1928 e "Presepe" del 1934;
- di Matteo Chiarello, nella sacrestia della Collegiata, "La Natività" (1728) opera che si trovava su un altare dell'interno della chiesa di S. Domenico;
- dello scultore Raffaele Capone (1862-1937), vi sono, custoditi, gelosamente, presepi in creta in scarabattoli e sotto campane di vetro;
- del pittore-ceramista Vittorio Accabbo il "Gesù Bambino" (1989) nell'edicola di via Campo; dell'intagliatore Paolo Palermo "La Natività" (1979) nel laboratorio di Corso Reginna;
- del pittore Ulderico Forcellini (1906-1992) esistono delle sagome dipinte dei pastori spesso utilizzate all'interno dei giardini di Palazzo Mezzacapo a cornice dei vari presepi realizzati nel tempo dall'associazione "Amici del Presepe"

Nel Seicento i pittori con le immagini di devozione operavano come gli oratori nelle prediche, persuadere il popolo e tirarlo col mezzo della pittura ad abbracciare cose pertinenti la religione. Ebbene queste rappresentazioni sacre della Nascita e adorazione di Gesù nel corso dei secoli hanno tramandato ai giorni nostri questa devozionale tradizione che adulti, giovani e bambini lasciano, attualmente, trasparire con le loro opere che diventano, utilizzando chiese e baracche costruite appositamente, espressioni di rioni, frazioni generando una sana competizione che arricchisce l'animo di chi opera e di chi è attratto ad osservarle.
Questo è un lavoro di assieme, particolarmente, giovanile che va promozionato e sostenuto, ma non va dimenticato il presepe casalingo, che sarà più piccolo per dimensione, ma non per tecnica e costruzione, in cui si cimenta il papà e la mamma per soddisfare la richiesta dei bambini che privilegiano i presepi agli alberi natalizi.
Difatti anche se l'albero di Natale richiede meno tempo di preparazione i maioresi preferiscono costruire e decorare il presepe che dà la possibilità di spaziare con l'estro e la fantasia.
«E quando qualcuno invitava il napoletano disoccupato a lavorar di fantasia ... Ebbene a questi rispondiamo "pecché fin' a mò ch' avimmo fatto?"
E siamo fieri di farlo ancora, ben venga il Natale!
Ma a te una domanda di eduardiana memoria: "Te piace ‘o presebbio?"»

Enzo Mammato

Fonte: Maiori News

Galleria Fotografica

rank: 106119103

Storia e Storie

Storia e Storie

Minori e la Costa d'Amalfi ricordano Antonio D’Auria: messa in suffragio nella Basilica di Santa Trofimena

"Nessuno muore finché vive nel cuore di chi resta." È con questo pensiero che la famiglia e la comunità di Minori si preparano a ricordare il Ragionier Antonio D’Auria, ad un anno dalla sua scomparsa. Venerdì 2 maggio 2025, alle ore 19.00, nella Basilica di Santa Trofimena sarà celebrata una Santa Messa...

Storia e Storie

Roma rende omaggio a Giulietto Chiesa, voce libera della controinformazione

Nel cuore della Capitale, il Teatro Marconi ha ospitato una intensa giornata di riflessione e ricordo dedicata a Giulietto Chiesa, a cinque anni dalla sua improvvisa scomparsa. L’iniziativa, promossa dal canale "GiuliettoChiesa Official" e sostenuta dalla famiglia e dai collaboratori più stretti, ha...

Storia e Storie

Chernobyl, una ferita ancora aperta: il mondo ricorda il disastro del 1986

Il 26 aprile 1986, alle 1:23 del mattino 8ora locale), il reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl, in Ucraina (all'epoca Unione Sovietica), esplose durante un test di sicurezza mal gestito. L'incidente rilasciò enormi quantità di materiale radioattivo nell'atmosfera, dando origine alla...

Storia e Storie

25 aprile, Festa della Liberazione: cosa accadde in quei giorni?

Il 25 aprile in Italia si celebra la Festa della Liberazione dal regime fascista e dall'occupazione militare tedesca dell'esercito nazista, avvenuta nel 1945. L'occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo perché nel 1945 coincise...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno