Tu sei qui: Storia e Storie2 giugno 1946: a Ravello fu plebiscito monarchico
Inserito da Salvatore Amato (redazionelda), martedì 2 giugno 2015 14:38:13
di Salvatore Amato
Sembrerebbe quasi una nota stonata, nel giorno in cui la Nazione celebra l'anniversario del referendum per la scelta della forma istituzionale dello Stato, che sancì la nascita della Repubblica Italiana, riportare i dati che riguardano la scelta fatta dai cittadini di Ravello quel 2 giugno di 69 anni fa, giorno in cui si votò anche per l'Assemblea Costituente.
Già, perché il popolo ravellese si espresse con una maggioranza schiacciante a favore della Monarchia, con 1412 voti su 1605 votanti, destinando alla Repubblica solo 126 preferenze.
Il plebiscito monarchico a Ravello e in Provincia di Salerno, dove i sabaudi ottennero il 72,91% dei consensi, non si può ricondurre banalmente solo all'eco ancora forte della presenza di Vittorio Emanuele III in Italia Meridionale e a Ravello dal 1943 al 1944, oppure al fatto che nel Sud, non toccato dalla lotta partigiana, si erano rapidamente ricostruiti tutti i vecchi gruppi dirigenti favorevoli a una rigida continuità tra il vecchio Stato prefascista e il nuovo Stato che nasceva dalla guerra.
Presupporre, inoltre, di conoscere il contesto socio-culturale e politico della Ravello post-bellica, senza aver vissuto ciò che si svolse, per dirla con Benedetto Croce, nelle coscienze e nei travagli, nelle menti e nei cuori dei contemporanei, fuori e dentro le tre sezioni elettorali, sarebbe un imperdonabile errore di presunzione, a cui tante volte si assiste in questi tempi di regresso generale degli studi e della ricerca.
Il mio compito si limiterà, fedelmente al mestiere di «quei che va di notte, che porta il lume dietro e sé non giova, ma dopo sé fa le persone dotte», a dare conto dei dati relativi alle operazioni di voto, partendo dalla composizione dei tre uffici elettorali, due situati nel Municipio di Ravello, il terzo presso la Casa Comunale di Scala.
La I sezione era presieduta da Paolo Caruso e composta da Rosario Farace e Michele Mansi, vicepresidenti, e dagli scrutatori Manlio Del Pizzo, Nicola Mansi (I), Francesco Camera, Pasquale Cappuccio, Liberato Amatruda, Alfonso Mansi e Gregorio Casanova, con funzioni di segretario.
Le operazioni di scrutinio per il referendum istituzionale, riportate nella tabella riepilogativa sottostante, cominciarono alle 21.15 del 3 giugno e terminarono alle 1.30 del giorno successivo.
La II sezione era invece presieduta dal Dottor Angelo Del Prete e composta da Michele Ruocco e Alfonso Oliva, vicepresidenti, e dagli scrutatori Lorenzo Paolillo, Gioacchino Amato, Luigi Mazza, Bonaventura Mansi, Luigi Mansi, Nicola Mansi (II) e Maria Teresa Gatti, quest'ultima con funzioni di segretario.
Le operazioni di scrutinio cominciarono alle 12.00 del 3 giugno e terminarono alle 13.00.
Infine, la III sezione aveva come presidente Salvatore Mansi, Pasquale Mansi e Giuseppe Paolillo, vicepresidenti, e gli scrutatori Luigi Ferrara, Alfonso Ferrara, Lorenzo Bottone, Lorenzo Ferrigno, Baldino Oliva, Michele Ferrara, Sabato Mansi e Antonio Ferrara, che fungeva da segretario.
Le operazioni di scrutinio cominciarono alle 17.45 del 3 giugno e terminarono alle 22.30.
Referendum sulla forma istituzionale dello Stato - 2 giugno 1946 - Comune di Ravello:
Sezione I
Elettori: 685 Votanti: 612
Voti validi: 591
Schede nulle: 10
Schede bianche: 10
Contestate: 0
Voti nulli: 1
Repubblica: 54
Monarchia: 537
Sezione II
Elettori: 574
Votanti: 504
Voti validi: 460
Schede nulle: 11
Schede bianche: 29
Contestate: 4
Repubblica: 56
Monarchia: 404
Sezione III
Elettori: 513
Votanti: 489
Voti validi: 487
Schede nulle: 2
Schede bianche: 0
Contestate: 0
Repubblica: 16
Monarchia: 471
TOTALE
Repubblica: 126
Monarchia: 1412
Fonte: Il Vescovado
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