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37 anni fa il terremoto, Cava de' Tirreni ne porta ancora i segni

Inserito da (redazioneip), giovedì 23 novembre 2017 09:21:35

Erano le 19 e 34 del 23 di novembre 1980 quando la terra tremò. Una forte scossa di magnitudo 6,9 sulla scala Richter, della durata di circa 60 secondi, colpì le provincie di Avellino, Potenza e Salerno. L'entità drammatica del sisma non venne valutata subito; i primi telegiornali parlarono di una "scossa di terremoto in Campania" dato che l'interruzione totale delle telecomunicazioni aveva impedito di lanciare l'allarme. Soltanto a notte inoltrata si cominciò ad evidenziarne la più vasta portata. Uno dopo l'altro si aggiungevano i nomi dei settanta comuni disastrati e dei 200 nuclei urbani duramente danneggiati. In 2735 persero la vita e 8848 furono i feriti.

Anche Cava de' Tirreni fu interessata dalla scossa che provocò sette vittime e ingenti danni al patrimonio edilizio. Chi ha memoria di quegli attimi ricorda che in quei giorni si aveva paura di ritornare nella propria casa e tanti cittadini preferirono dormire per strada riparandosi in auto. Molte famiglie cavesi furono costrette ad abbandonare per sempre le loro abitazioni per essere accolte "temporaneamente" in container dislocati in vari punti della città. A distanza di ben 37 anni tante persone sono nate in quei container, ma mentre molte se ne sono andate altre sono ancora lì nella speranza di poter avere un giorno quella tanto attesa casa. Tra queste c'è l'86enne Lucia Senatore , la quale non ha voluto lasciare il campo di Pregiato per una sistemazione provvisoria nei locali dell'ex Aciscom, in via Pasquale Santoriello, ma ha chiesto di attendere una sistemazione definitiva.

Una catastrofe che mise in ginocchio una parte del Paese, segnando per l'eternità almeno tre generazioni.

Fonte: Il Portico

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