Ultimo aggiornamento 12 ore fa S. Agata vergine e martire

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e Storie55 anni fa la strage di Piazza Fontana. ANPI: «Ricordare per combattere l'indifferenza e il revisionismo storico»

Storia e Storie

Storia, Ricordo, Anniversario, Strage, ANPI

55 anni fa la strage di Piazza Fontana. ANPI: «Ricordare per combattere l'indifferenza e il revisionismo storico»

A 55 anni dall'orrenda strage, l'ANPI sottolinea l'importanza del ricordo e della lotta continua contro il fascismo.

Inserito da (Admin), giovedì 12 dicembre 2024 07:27:02

Il 12 dicembre segna un triste anniversario per l'Italia: quello della strage di Piazza Fontana a Milano, avvenuta nel 1969, una delle pagine più buie della storia italiana recente. L'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, prende questa occasione per riflettere sulla memoria storica e l'importanza di mantenere vivo il ricordo di quegli eventi tragici. Questa data ricorda non solo le vittime innocenti che persero la vita o rimasero ferite, ma anche la pericolosità persistente delle ideologie estremiste.

La strage di Piazza Fontana, che causò la morte di 17 persone e il ferimento di altre 88, è stata solo l'inizio di una serie di attacchi neofascisti che hanno insanguinato l'Italia per decenni. Questo evento non è solo un ricordo di un passato lontano, ma serve anche come monito contro i pericoli del fascismo che, come sottolineato dall'ANPI, non è ancora "una storia morta e sepolta". L'associazione sottolinea l'importanza dell'antifascismo come dovere morale e civico, incoraggiando la conoscenza e la comprensione degli eventi per combattere l'indifferenza e il revisionismo storico.

12 dicembre 1969: ricordare, conoscere, comprendere

Al lupo! Al lupo! Ma cos'hanno questi antifascisti da urlare sempre "al fascismo! al fascismo!", come se non fosse una storia morta e sepolta vecchia di un secolo fa? Ebbene, noi dell'Associazione Partigiani (ANPI) rileviamo che questa brutta storia è ancora attuale e pericolosa, e che per scongiurarne il ritorno è necessario non perdere memoria del passato. Perciò, oggi va ricordato che il 12 dicembre 1969 una bomba posta all'interno della Banca Nazionale dell'Agricoltura di Piazza Fontana a Milano uccise 17 persone e ne ferì 88.

Fu la prima di una catena di stragi neofasciste che proseguì nel tempo innescando il luttuoso periodo degli attentati e del terrorismo. Ad essa seguì l'esplosione di Piazza della Loggia a Brescia (maggio 1974, 8 morti e 102 feriti), l'ordigno sul treno Italicus (agosto 1974, 12 morti e 105 feriti), la bomba alla Stazione di Bologna (agosto 1980, 85 morti e 200 feriti) e una serie di eccidi minori solo per numero di vittime. Lo scempio di Piazza Fontana va ricordato non soltanto per spiegare che cosa è il fascismo e che cosa ha fatto anche dopo essere stato sconfitto dalla storia e dal popolo italiano, ma anche per i tanti depistaggi che minarono da subito le indagini, tesi a incolpare un opposto versante politico (basti pensare alle infondate accuse rivolte all'anarchico Giuseppe Pinelli, la cui morte è ancora oggi avvolta dal mistero o all'inchiesta su Pietro Valpreda, risultato poi assolto dopo quasi vent'anni di processi che hanno accertato la matrice fascista della strage). Quel che appare tutt'oggi incomprensibile ed ambiguo, peraltro, è l'atteggiamento degli odierni epigoni di quella nefasta ideologia (alcuni dei quali siedono al Governo e in Parlamento), che su queste vicende o tacciono o tentano maldestramente di contrapporvi l'estremismo violento di sinistra quasi come un bilanciamento giustificativo. La verità è che il crudele terrorismo rosso degli anni '70 fu combattuto e vinto grazie all'apporto di tutte le forze democratiche, di sinistra, di centro e della destra liberale, proprio come era avvenuto decenni prima con la lotta di liberazione partigiana. Non altrettanto hanno fatto e fanno oggi gli eredi di quel regime che fu complice di Hitler, soppresse ogni libertà e mandò a morte migliaia di compatrioti nelle sue sciagurate scelte belliche. E' vergognoso contrapporre l'antifascismo al fascismo come fossero due facce della stessa medaglia, due opzioni politiche opposte ma equivalenti: in realtà i fascisti hanno oppresso e insanguinato l'Italia, gli antifascisti l'hanno invece liberata
e ricostruita sulla base della Costituzione repubblicana e democratica.

La lotta alla dittatura è il vero dato storico unificante dell'intero popolo italiano, in essa e nella Costituzione del '48 tutte le forze e gli attori della politica non dovrebbero esitare a riconoscersi. Purtroppo, non è così, c'è ancora chi pensa di usare fatti storici di tutt'altro contesto o di tutt'altro sviluppo (i regimi comunisti dell'est, la narrazione distorta, superficiale e incompleta delle foibe in Venezia Giulia, etc.) quasi come contraltare ai crimini del fascismo, nel tentativo assurdo di minimizzarne le colpe.

Per questo vanno ricordati Piazza Fontana e gli anni di piombo, per impedire a chi ha poca memoria e pochi libri di mistificare precise responsabilità politiche e penali in un unico calderone indistinto: non di "opposti estremismi" si trattò, ma di una chiara "strategia della tensione" perseguita dalla destra eversiva. La Repubblica italiana attivò allora gli anticorpi democratici e civili per contrastarne gli esiti, ma occorre oggi ancora rafforzarli nella società e nello Stato: con i soli mezzi idonei, che sono la conoscenza e la cultura.

Fonte: Il Vescovado

Galleria Fotografica

rank: 107930104

Storia e Storie

Storia e Storie

Maiori, in un giorno di sole la riflessione di Filippo Civale: tra proverbi, esperienza e realtà

Le feste natalizie sono ormai un ricordo, ma la tradizione popolare ricorda che il ciclo non si interrompe: «Dopo le lunghe feste natalizie l'Epifania tutte le feste si porta via, risponde la Candelora ci sono io ancora (2 febbraio), risponde barbabianca "song ‘o ret e tutt quant"(19 marzo San Giuseppe)»....

Storia e Storie

Giorni della Merla: una storia tra folklore e tradizione, intrecciata con il freddo di gennaio

In Italia, quando si parla dei Giorni della Merla, ci si riferisce ai giorni 29, 30 e 31 gennaio, tradizionalmente considerati i più freddi dell'anno. Questa leggenda, radicata nella cultura popolare, narra una storia affascinante che cerca di spiegare le rigide temperature tipiche di questo periodo....

Storia e Storie

Omaggio a Positano: la poesia di Enrico Biancolella dedicata alla "città verticale"

L'autore Enrico Biancolella dedica alla perla della Costiera una poesia intensa, in cui il distacco dalla bellezza del luogo si trasforma in un dolore colmo d'amore. A ricordare questi versi è l'avvocato Nicola Albetoni Biancolelli, all'interno di un gruppo di discussione dedicato a Positano Positano...

Storia e Storie

Club Costiera Amalfitana e club Buenos Dias granata: insieme appassionatamente!

Nell'attesa che la buona sorte torni a sorridere alla Salernitana, oggi sfortunatissima contro un avversario, il Pisa secondo in classifica, che poteva tranquillamente lasciare due punti, soprattutto per quanto visto sul campo, una nota di colora illumina il grigiore di questa ennesima sconfitta. Continua...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno