Ultimo aggiornamento 1 ora fa S. Paolo eremita

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e Storie7 luglio 1915: sommergibile austriaco affonda l'incrociatore Amalfi

Storia e Storie

7 luglio 1915: sommergibile austriaco affonda l'incrociatore Amalfi

Inserito da (redazionelda), domenica 5 luglio 2015 17:07:21

Uno degli eventi cruciali del primo conflitto bellico è certamente la battaglia di Gallipoli dell'estate 1915. Come ci ricorda il Giornale d'Italia diretto da Francesco Storace, in un interessante articolo a firma di Emma Moriconi che riproponiamo ai nostri lettori, esattamente cento anni fa, il 5 luglio, i britannici riportavano la vittoria a Gully Ravine, pur non riuscendo a rompere il fronte ottomano.

La battaglia iniziò il 28 giugno, dieci giorni prima truppe fresche turche erano giunte a sostegno di Mustafa Kemal, erano partite all'attacco ma erano state respinte e annientate. Così il 28 giugno furono i britannici ad attaccare a Capo Helles, non riuscirono a raggiungere il centro abitato di Kritia ma avanzarono. "Un battaglione inglese - scrive Martin Gilbert - entrando nelle trincee turche, trovò una colazione pronta a base di gallette e uova sode. C'era anche una buona scorta di sigari".

"Meno lieta fu la scoperta - annotò lo storico del reggimento [è ancora Gilbert a riferirlo, Ndr] - dei corpi di alcuni componenti del Royal Dublin Fusiliers, uccisi il 27 aprile e rimasti insepolti".

I turchi contrattaccarono più volte e vennero sempre respinti, salvo in un caso: un reparto riuscì ad aprire un varco e segnalò la resa, ma quando gli inglesi si avvicinarono, i turchi aprirono il fuoco. Vennero presto sopraffatti dalle forze britanniche. Gli inglesi insomma avanzarono e il 5 luglio riportarono la vittoria, ma non fu nulla di definitivo: a Gallipoli la situazione restava stagnante. I britannici persero 3.800 soldati, la metà dei quali erano ragazzi inesperti. Da parte turca le perdite furono immani: 14mila uomini.

Luglio per l'Italia fu un mese difficile: molti gli attacchi e altrettanti i respingimenti. 1500 italiani vennero fatti prigionieri dagli austriaci sulle alture nei pressi di Gorizia. Il 7 luglio nell'Adriatico, nei pressi di Venezia, il sommergibile austriaco U26 colpì e affondò l'incrociatore italiano Amalfi. L'equipaggio fu salvo, ma la nave perduta. Era stata impiegata per la prima volta nella guerra italo-turca, aveva combattuto nei Dardanelli, in Cirenaica, in Tripolitania, nell'Egeo, a Tobruk. Aveva scortato il panfilo reale Trinacria con a bordo il Re Vittorio Emanuele III. E fu perduta in quella notte del 7 luglio di cento anni fa.

Era salpata alle 3 di notte da Venezia, scortata dalle torpediniere Calipso e Procione, per una crociera di ricognizione. Un'ora dopo un sommergibile si avvicinava alla Amalfi, che si accorse del suo periscopio ma non poté fare nulla: il siluro era già partito e un minuto dopo colpì la nave sul lato sinistro, in corrispondenza del locale che ospitava le caldaie. Si fece appena in tempo a fare un tentativo di mettere la barra a dritta per limitare lo sbandamento e di usare le pompe: l'ordine fu di abbandonare la nave. Gli ufficiali lasciarono l'Amalfi per ultimi. In sei minuti l'incrociatore varato solo sette anni prima si capovolse completamente, quattro minuti dopo si inabissò. Le eliche erano ancora in movimento e qualche membro dell'equipaggio rimase ferito, ma quasi tutti riuscirono ad avere salva la vita. 72 furono i morti e dispersi, 682 gli uomini messi in salvo. Solo nel 1921 venne individuato il relitto, era capovolto sul fondale, 30 metri sotto. Nel 1924 parte di esso venne demolito. Da quel momento in poi la Regia Marina e la Marina Militare poi non annoverarono mai più una nave col nome della gloriosa Repubblica Marinara.

Ancora in Italia, il 9 luglio un Regio decreto istituisce il Comitato supremo per i rifornimenti di armi e munizioni. Anche nel Bel Paese cresce così l'indotto industriale della guerra.

Intanto nell'Africa sud-occidentale tedesca l'Intesa riporta una vittoria: le truppe coloniali germaniche sono costrette ad arrendersi. Si trattava della seconda colonia tedesca in termini di grandezza, un territorio desertico in cui la Germania aveva istituito la colonia per contrastare gli inglesi nelle loro dominazioni nel territorio. Quando era scoppiata la guerra era stato il primo ministro sudafricano Louis Botha a chiedere alla Gran Bretagna di organizzare una forza di difesa, la South African Defense Force: i sudafricani misero in campo 50mila soldati.

La battaglia era cominciata nel settembre del 1914, quando i sudafricani sbarcarono a Luderitz e la occuparono, dando il via all'invasione. Dopo una pesante sconfitta alla fine di settembre, ad ottobre un generale di Botha proclamò l'indipendenza dall'Inghilterra dello Stato Libero dell'Orange, della Repubblica Sudafricana, della Provincia del Capo e del Natal. Fu sconfitto e i ribelli vennero condannati al carcere e poi amnistiati. I sudafricani ripresero l'offensiva a novembre, il 9 luglio - dopo alterne vicende - le truppe germaniche si arresero: centotredici perdite per i sudafricani, 1.331 per i tedeschi fu il bilancio della battaglia.

Fonte: Il Vescovado

Galleria Fotografica

rank: 109055108

Storia e Storie

Storia e Storie

Nuove scoperte archeologiche durante lavori di potenziamento del Metanodotto SNAM “Diramazione Nocera-Cava dei Tirreni”

Nel mese di novembre si sono conclusi i lavori di potenziamento del metanodotto Snam "Diramazione Nocera-Cava dei Tirreni", condotti nei comuni di Nocera Superiore, Nocera Inferiore, Roccapiemonte e Castel San Giorgio. Le indagini archeologiche, durate circa due anni, sono state eseguite sul campo da...

Storia e Storie

1953, Amalfi: l'ingresso da Atrani e l'epoca d'oro della SS163

La Costiera Amalfitana, con il suo percorso tortuoso e panoramico, rappresenta una delle meraviglie del nostro Paese. Una fotografia del 1953, scattata dalla celebre Lala Ausfberg, cattura l'ingresso ad Amalfi da Atrani, restituendo uno scorcio di un'epoca in cui l'attuale SS163 Amalfitana iniziava a...

Storia e Storie

Scala, il legame dell'antico borgo con il Crocifisso in un documento del Comune di Ravello

Scala custodisce un prezioso manufatto del XII/XIII secolo: il Crocifisso, noto anche come "Signore di Scala". Quest'opera, rappresentante la scena della deposizione di Gesù morto dalla croce, è stata originariamente commissionata per il monastero cistercense di Sant'Elena, posto ai confini tra Scala...

Storia e Storie

Goldrake U: un reboot che delude vecchie e nuove generazioni

di Massimiliano D'Uva Il ritorno di "Goldrake" con il reboot "Goldrake U" era stato annunciato come un evento capace di unire generazioni di appassionati, mescolando la nostalgia dei fan storici con una veste grafica e narrativa moderna. Tuttavia, già dal primo episodio, andato in onda su Rai 2 il 6...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno