Tu sei qui: Storia e StorieAddio a Paolo Villaggio, con Fantozzi e Fracchia raccontò «l’uomo medio» italiano
Inserito da (Redazione), lunedì 3 luglio 2017 08:02:34
E' morto al Policlinico Gemelli di Roma, presso cui era ricoverato da alcuni giorni, l'attore Paolo Villaggio. Aveva 84 anni. Nato a Genova il 30 dicembre 1932, ha raccontato con crudele ironia i vizi della società italiana. Attore, scrittore, sceneggiatore e doppiatore, ha interpretato, al cinema e in tv, personaggi paradossali e grotteschi: tra questi, il professor Kranz, il timidissimo Giandomenico Fracchia e il ragionier Ugo Fantozzi, il personaggio che l'ha consacrato al grande pubblico, emblema dell'uomo medio italiano. Villaggio ha portato Fantozzi sullo schermo in dieci pellicole: la prima è del 1975, per la regia di Luciano Salce, inclusa nel 2008 nella lista dei 100 film italiani da salvare.
All'attività comica aveva fatto eco quella di scrittore, cominciata proprio con un libro su Fantozzi e proseguita negli anni con successo. Villaggio ha ricoperto anche ruoli più drammatici in carriera, partecipando a film di registi come Federico Fellini, Marco Ferreri, Lina Wertmüller, Ermanno Olmi e Mario Monicelli. Nel 1992, in occasione della 49ª Mostra del cinema di Venezia, aveva ricevuto il Leone d'oro alla carriera. Nell'agosto del 2000 gli era stato assegnato al Festival del cinema di Locarno il Pardo d'onore alla carriera.
Lo scorso marzo, la figlia di Villaggio aveva postato un'immagine insieme con suo padre su Facebook: «Non starà al meglio, certo. Ma il cinema italiano lo ha abbandonato invece mio padre c'è», aveva scritto, in un post divenuto immediatamente virale.
Sulla fenomenologi del personaggio Fantozzi un libro scritto dal giornalista salernitano Marco De Simone "Memorie dal sottoscala - Fantozzi ti amo" (Amarganta Editore), rielaborazione in chiave saggistica di due tesi di laurea dedicate dall'autore al celeberrimo ragioniere. Il libro ripercorre - con taglio anche ironico - la filmografia fantozziana dal punto di vista cinematografico e dal punto di vista sociologico, analizzando come i temi della vita quotidiana (lavoro, famiglia, amore, sport et c.) e quelli più prettamente cari alla sociologia (memoria, identità, morte, suicidio, mass media et c.) vengono affrontati nelle vicende del celebre ragioniere. Viene inoltre proposto, nel saggio, un parallelo tra Paolo Villaggio scrittore e lo scrittore russo Fedor Dostoevskij. E' presente inoltre un'intervista a Paolo Villaggio, che l'autore ha avuto l'onore di conoscere.
Il saggio è stato pubblicato a fine 2015 in occasione dei 40 anni cinematografici di Fantozzi (il primo film è uscito nel 1975).
Fonte: Il Portico
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