Tu sei qui: Storia e StorieAmalfi, i mille volti del Duomo e della sua piazza nei disegni ottocenteschi / FOTO
Inserito da (Redazione Costa d'Amalfi), lunedì 29 gennaio 2024 08:59:24
Il Duomo di Amalfi ha subito, nel tempo, numerosi cambiamenti. In particolare l'ultimo trentennio dell'800, quando, a seguito di un crollo del frontale, avvenuto agli inizi degli anni sessanta del predetto secolo, vennero attivati importanti lavori fino al 1895.
Il gruppo Cava storie, che ha lo scopo di far conoscere a grandi e piccini le bellezze di Cava de' Tirreni e dintorni, specie quelle di cui poco si parla, presenta una carrellata di immagini che riprendono i mille volti del vecchio Duomo attraverso i disegni ottocenteschi.
Il primo dipinto, firmato nel 1835 dal danese Martinus Rørbye (1803-1848), è conservato allo Statens Museum for Kunst di Copenhagen. Degno di considerazione risulta anche il similare realizzato cinque anni dopo: tutto uguale tranne il primo piano arricchito da un grazioso mercatino (negli ultimi anni fu messo in vendita da una nota casa d'aste internazionale)!
Nel 1845, Giacinto Gigante (1806-1876) immortalò il mercato antistante la chiesa, mediante la tecnica guazzo su cartone (attualmente è parte di una collezione privata).
Nel '46, Achille Vianelli - artista nato nel 1803 e morto nel 1894 - disegnò l'insieme, includendo anche una processione.
Anche il "lavaggio seppia" su carta venne pubblicato in un altro sito specializzato nella vendita di oggetti d'arte, come il successivo firmato dal pittore napoletano Giovanni Giordano Lanza (1827-1890).
Tra i vari artisti nazionali non poteva mancare Consalvo Carelli: nato nel 1818 e morto nel primo anno del Novecento, il suo acquerello è conservato al Palazzo Pistilli di Campobasso, Collezione Michele Praitano.
Interessante è come l'architetto, pittore e scrittore tedesco, Leo von Klenze (1784-1864) prospettò la facciata e i contorni, includendo alcune barche e delle personalità, al centro, che sicuramente discutevano sulle nuove opere da realizzare. Finito nel 1959, attualmente è collocato presso il Niedersächsisches Landesmuseum di Hannover.
Per finire, l'opera del connazionale di Klenze, Oswald Achenbach (1827-1905), ci consente di osservare alcuni mutamenti del complesso ecclesiastico e qualche particolarità, tipo la statua di S. Andrea Apostolo disposta a destra della scalinata e non più a sinistra come si nota nelle altre opere indicate precedentemente. L'olio su tela, datata 1876 e di proprietà del Museum Alte Nationalgalerie di Berlino.
Su quest'ultima opera esiste anche una copia che venne dipinta dal pittore berlinese Max Horte (1865-1924) intorno al ‘900; seguitamente messa in vendita tramite una casa d'aste attiva in Germania.
Fonte: Amalfi News
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