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Tu sei qui: Storia e Storie“Comme Barbarea accussì Natalea”: significato del proverbio di Santa Barbara

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“Comme Barbarea accussì Natalea”: significato del proverbio di Santa Barbara

Questo modo di dire, tuttavia, si può trovare in un'altra versione, tipica della zona del salernitano - "comme Catarinea accussì Natalea" -

Inserito da (redazionelda), lunedì 4 dicembre 2023 07:00:19

"Comme Barbarea accussì Natalea" è un antico detto popolare campano che, letteralmente significa: "le condizioni meteorologiche del giorno di Santa Barbara, il 4 dicembre, saranno le stesse del giorno di Natale".

Quindi, stando alla tradizione e alla giornata soleggiata di oggi, il prossimo 25 dicembre si prospetta climaticamente gradevole.

Santa Barbara, nata nel 273 d.C. a Nicomedia, antica città dell'Anatolia, da una nobile famiglia che professava il paganesimo, dopo aver abbracciato la fede cristiana, fu sottoposta a vari supplizi fino a quando fu condannata a morte e decapitata per mano del suo stesso padre, Dioscoro, stretto collaboratore dell'Imperatore. La storia narra che dopo l'esecuzione l'uomo, mentre percorreva la strada verso casa, fu colpito da un fulmine e morì, punito da Dio. Per questo motivo Santa Barbara protegge dai fulmini e dalla morte improvvisa. E' compatrona della Città di Ravello.

Questo modo di dire, tuttavia, si può trovare in un'altra versione, tipica della zona del salernitano - "comme Catarinea accussì Natalea" - che fa riferimento al 25 novembre, giorno in cui la Chiesa festeggia Santa Caterina d'Alessandria.

A volte, i due proverbi vengono uniti nella variante "comme Catarinea accussì Barbarea e accussì Natalea", questo perché le due "protagoniste", oltre ad avere nelle rispettive vite diversi punti in comune, sono entrambe il simbolo della fede che si oppone anche al potere imperiale.

Come Santa Barbara, infatti, anche Santa Caterina proveniva da una nobile famiglia - si dice che addirittura fosse figlia di un Re - e anche lei, dopo aver rifiutato l'ordine dell'Imperatore di convertirsi al paganesimo, subì la decapitazione nel 305 d.C., un anno prima del martirio di Santa Barbara.

Il professor Roberto Palumbo di Ravello sottolinea: «Un'altra interpretazione del detto vuole che si faccia riferimento al giorno della settimana in cui cadono le due feste e non all'elemento climatico meteorologico. Ovviamente questa seconda interpretazione del celebre proverbio esclude Santa Caterina che cade il 25 novembre che non coincide con il giorno settimanale nel quale si celebrano Santa Barbara e il Natale. Quest'anno infatti Santa Caterina è stato di sabato, Santa Barbara e Natale cadono di lunedì».

Fonte: Il Vescovado

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