Tu sei qui: Storia e StorieDa 12 anni la Costiera Amalfitana nel Presepe Artistico di Valdobbiadene, a realizzarlo Maurizio Ruggiero di Minori
Inserito da (Redazione LdA), venerdì 7 gennaio 2022 19:34:38
Da dodici anni il Presepe Artistico di Valdobbiadene è un vero e proprio gemellaggio tra le colline trevisane e le rocce scoscese a picco sul mare della Costiera Amalfitana.
Sì, perché a realizzarlo è il Maestro presepista Maurizio Ruggiero, originario di Minori, grazie al prezioso aiuto di un piccolo gruppo di volontari. In comune con la Costiera Amalfitana anche il riconoscimento, nel 2019, delle sue "colline del prosecco" quale PatrimonioMondiale dell'Unesco.
Ruggiero si è nutrito alla fonte dell'enorme passione del nonno materno, Gerardo Antonio Buonocore, storico costruttore di presepi in Costiera Amalfitana.
Il presepe si estende su una superficie di 200 metri quadri al primo piano di una bella villa ottocentesca, Villa dei Cedri, circondata da magnifici giardini. Sono 500 i pezzi scenografici e 400 le statuine realizzate dal Maestro Nicola Moliterno di Tramonti, quindi anche lui figlio della costiera.
«Ogni anno - ci spiega il maestro Ruggiero - ce ne invia un discreto numero con nuove e fantasiose scene di vita quotidiana con una matrice dolcemente popolare ed espressiva. Ma non solo le statuine portano i colori della costiera in questo grande presepe, conosciuto oramai in tutto il nord est e visitato da tanti turisti stranieri che vengono ad ammirare le colline del prosecco e la valle del Piave, c'è anche una intera scena che riproduce con il mare in movimento il fiordo di Furore, Amalfi, Atrani, Furore, Conca dei Marini».
«Quest'anno, per rafforzare ancora il connubio di arte e cultura tra queste due terre il pittore costaiolo Giuseppe Proto ci ha inviato una sua opera da poco uscita da una mostra promossa da Vittorio Sgarbi e che riproduce una veduta di Minori e che noi abbiamo esposto al presepe», racconta.
Il Sindaco Luciano Fregonese e l'intera amministrazione valdobbiadenese, che da diversi anni sostengono e promuovono questa iniziativa, stanno portando avanti un progetto che con questa e tantissime altre iniziative sta portando la perla del prosecco sulla strada di un grande sviluppo turistico. Un'idea è quella di rendere il presepe permanente e visitabile tutto l'anno. L'assessore alla Cultura Giorgia Falcade e il presidente della Commissione Cultura Lisa Comarella hanno promosso lo scambio culturale anche con un concerto il giorno dell'inaugurazione del presepe con i Symphonia Costa d'Amalfi e il 18 dicembre un magnifico concerto con il maestro Giuseppe Rispoli di Conca dei Marini, il soprano Anna Corvino e la violinista Anna Velichko, che ha riscosso un buon successo.
«Il tema del presepe di quest'anno è "il silenzio" - ci spiega Maurizio -. La notte di Natale è gioia, luce ma anche silenzio e incanto dei pastori inginocchiati davanti alla capanna di Betlemme. Le stelle sorridono, tutto il creato è permeato da una dolcezza che riempie il cuore e induce alla meditazione e sembra essere il riflesso di quella luce che promana dalla mangiatoia. Davanti agli occhi del visitatore un chiostro di un antico convento che prende la forma di nuvole e cielo e all'interno un tempio diroccato che simboleggia la caduta del paganesimo con l'avvento di Cristo custodisce il paesaggio, lo protegge nel silenzio. La dimensione che l'uomo deve riscoprire è proprio questa: fermarsi a contemplare in silenzio la natura e il creato. Dalla presa di coscienza della sua bellezza deriva la necessità di proteggere e preservarla, di racchiuderla nel "chiostro celeste" della propria anima e far cantare il "silenzio". Le case di pietra dell'antico borgo di Santa Lucia, il lavoro, l'acqua, le fontane, il Piave compongono l'affresco di una umanità umile e semplice, solidale e fraterna, che respira e agisce in piena sintonia con la natura».
«Io presto la mia opera completamente gratis per amore della mia terra e di quella che mi ha ospitato: sono tanti i visitatori che esclamano meravigliati davanti alla scena della Costiera di volerla visitare e chi già l'ha visitata ricorda la sua immensa bellezza. E questo mi ripaga di tutta la fatica!», ci dice il maestro Ruggiero.
Fonte: Il Vescovado
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