Tu sei qui: Storia e StorieDall'asci art agli emoji: il 17 luglio si festeggia il World Emoji Day, come le faccine hanno rivoluzionato la nostra comunicazione
Inserito da (Admin), mercoledì 17 luglio 2024 22:55:46
Il World Emoji Day si celebra ogni anno il 17 luglio. La data è stata scelta perché è la data visualizzata sull'emoji del calendario su molti dispositivi. Questa giornata è stata creata per celebrare l'uso degli emoji, quei piccoli simboli grafici utilizzati per esprimere emozioni, concetti o idee in modo digitale. Gli emoji sono diventati una parte importante della comunicazione nella scrittura digitale, spaziando dall'uso personale nelle chat a quello professionale in email e social media.
La storia delle emoticon e degli emoji è un affascinante viaggio attraverso la cultura digitale che riflette l'evoluzione della comunicazione umana nell'era tecnologica. Partendo dai primi anni '80, quando le emoticon - figure create con sequenze di caratteri ASCII come :-) per rappresentare una faccia sorridente - erano utilizzate per aggiungere tono e sentimento a testi altrimenti piatti, fino ai moderni emoji, la loro storia è densa di sviluppi interessanti.
Le emoticon ASCII hanno avuto origine nel 1982, quando il professore Scott Fahlman della Carnegie Mellon University suggerì l'uso di :-) e :-( per distinguere i post seri da quelli scherzosi nei forum online. Questa semplice invenzione ha rapidamente guadagnato popolarità, espandendosi in una varietà di forme per esprimere una gamma più ampia di emozioni e concetti.
Con l'avvento dei telefoni cellulari e la loro capacità di inviare messaggi brevi, il bisogno di comunicare in modo conciso e visivamente interessante ha portato allo sviluppo degli emoji in Giappone negli anni '90. Shigetaka Kurita, mentre lavorava per la compagnia di telecomunicazioni NTT DoCoMo, ha creato il primo set di 176 emoji nel 1999, progettati per facilitare la comunicazione elettronica e promuovere servizi specifici.
L'introduzione degli emoji ha segnato una significativa evoluzione dalle emoticon: mentre le emoticon erano limitate dalla necessità di essere composte da caratteri già esistenti sulla tastiera, gli emoji sono immagini vere e proprie, ognuna con un proprio codice unico, che possono essere utilizzati attraverso diverse piattaforme e dispositivi. Questo ha permesso una più ampia espressione di sentimenti, culture e temi quotidiani.
Negli anni successivi, l'Unicode Consortium, un'organizzazione che mira a standardizzare la codifica dei caratteri a livello internazionale, ha iniziato a incorporare gli emoji nel suo sistema, assicurando così che fossero accessibili su qualsiasi dispositivo. Questo ha portato a una standardizzazione e a un'espansione della varietà di emoji disponibili, promuovendo una vera e propria inclusività e diversità. Infatti, oggi gli emoji possono rappresentare professioni, cibi, animali, e sono inclusi anche simboli per diverse culture, orientamenti sessuali, e molto altro.
La popolarità degli emoji non mostra segni di rallentamento. Secondo un report di Adobe del 2021, quasi il 90% degli utenti di internet usa gli emoji e più del 70% ha affermato che questi simboli migliorano la capacità di comunicare attraverso le barriere linguistiche e culturali. In un mondo iperconnesso, gli emoji servono non solo a esprimere emozioni o a decorare i messaggi, ma anche a facilitare la comprensione e l'empatia tra persone di diverse culture.
In conclusione, la storia degli emoji è la cronaca di come abbiamo iniziato a incorporare icone nei nostri messaggi di testo, un riflesso di come la tecnologia può influenzare e migliorare la comunicazione umana.
Nonostante la loro apparente semplicità, gli emoji sono diventati un elemento cruciale nella nostra capacità di esprimerci in un mondo digitalizzato.
Fonte: Positano Notizie
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