Ultimo aggiornamento 2 ore fa S. Marco evangelista

Notizie Costiera Amalfitana - Notizie Costiera Amalfitana

Notizie Costiera Amalfitana

Hotel Marina Riviera Amalfi - Luxury 4 Stars Holte in Amalfi - Swimming Pool - Bistrot - GourmetMaurizio Russo liquori e prodotti di eccellenza dal 1899 a Cava de' Tirreni. Elisir di Limone, il Limoncello di Maurizio Russo, è realizzato esclusivamente con limone IGP della Costa d'AmalfiIl San Pietro di Positano è uno degli alberghi più iconici della Costa d'Amalfi. Ospitalità di Lusso e Charme a PositanoGM Engineering srl, sicurezza, lavoro, ingegneriaSmall Boutique Hotel in Costiera Amalfitana, Villa Romana Hotel & SPAHotel Santa Caterina, Albergo 5 Stelle lusso ad Amalfi. Ristorante Il Glicine, stella Michelin ad Amalfi

Tu sei qui: Storia e StorieFranca Viola: la prima donna a rifiutare il "matrimonio riparatore"

Storia e Storie

Storia, Emancipazione, Donne, Codice Penale, Matrimonio Riparatore

Franca Viola: la prima donna a rifiutare il "matrimonio riparatore"

Era il 26 dicembre 1965 quando la giovane Franca Viola venne rapita da Filippo Melodia

Inserito da (Admin), giovedì 26 dicembre 2024 09:05:16

Il 26 dicembre 1965, a soli 17 anni, Franca Viola fu rapita nella sua città natale, Alcamo, in Sicilia, da Filippo Melodia, insieme a 12 complici. Durante la sua prigionia, durata otto giorni, subì abusi fisici e sessuali. Nonostante ciò, Franca fu la prima donna italiana a rifiutare pubblicamente il matrimonio riparatore, un'usanza che avrebbe legalmente cancellato i crimini commessi contro di lei secondo il codice penale di quel tempo.

Nata il 9 gennaio 1947, Franca era figlia di agricoltori; all'età di 15 anni si fidanzò con Filippo Melodia ma, dopo l'arresto di lui per furto e legami mafiosi, il fidanzamento fu interrotto. Da questo momento la famiglia della giovane subì gravi intimidazioni, inclusi incendi dolosi e minacce di morte, ma il padre mantenne ferma la sua decisione.

Il 26 dicembre del 1965, Melodia e i suoi amici assalirono la casa di Franca, aggredirono sua madre e rapirono Franca e suo fratello di 8 anni, che fu presto rilasciato. Franca fu tenuta prigioniera e abusata prima in un casolare isolato e poi nella casa della sorella di Melodia. Dopo una finta negoziazione con la famiglia del rapitore, che simulava l'accettazione delle nozze, la polizia liberò Franca il 2 gennaio 1966.

Secondo le norme vigenti, una donna violentata sarebbe stata socialmente obbligata a sposare l'aggressore per "riparare" il suo onore: l'articolo 544 del codice penale permetteva infatti che il matrimonio tra vittima e carnefice annullasse ogni reato associato, trattando la violenza sessuale più come un affronto alla morale pubblica che non come un vero attacco alla dignità individuale.

Il rifiuto di Franca di accettare il matrimonio riparatore provocò ampie discussioni e interventi parlamentari in Italia: nel processo, la difesa di Melodia fallì nel tentativo di dipingere Franca come consenziente. Melodia fu condannato a 11 anni, poi ridotti a 10 in appello. Il caso fu determinante per l'abrogazione dell'articolo 544 nel 1981 e per il riconoscimento del reato di stupro come violazione contro la persona nel 1996.

Franca Viola si sposò nel 1968 con Giuseppe Ruisi, un amico d'infanzia e dal loro matrimonio nacquero due figli. L'8 marzo 2014, Franca fu insignita della medaglia di Grande Ufficiale dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Giorgio Napolitano, riconoscendo il suo coraggio e il suo impatto sulla lotta per l'emancipazione femminile in Italia.

Fonte: Il Vescovado

Galleria Fotografica

rank: 101045103

Storia e Storie

Storia e Storie

25 aprile, Festa della Liberazione: cosa accadde in quei giorni?

Il 25 aprile in Italia si celebra la Festa della Liberazione dal regime fascista e dall'occupazione militare tedesca dell'esercito nazista, avvenuta nel 1945. L'occupazione tedesca e fascista in Italia non terminò in un solo giorno, ma si considera il 25 aprile come data simbolo perché nel 1945 coincise...

Storia e Storie

Papa Francesco, l'ultimo saluto tra commozione e speranza

In una giornata carica di emozione, migliaia di fedeli si sono riuniti in Piazza San Pietro per rendere omaggio a Papa Francesco, il Pontefice venuto "dalla fine del mondo" che ha lasciato un segno indelebile nella storia della Chiesa e dell'umanità. Commossa la redazione de Il Vescovado si stringe nel...

Storia e Storie

ANSI: “Papa Francesco riconobbe il valore delle Forze Armate nella costruzione della pace”

ROMA - "Papa Francesco riconobbe l’importanza delle Forze Armate e di Polizia nell’opera di ristabilimento della pace e per la salvaguardia della sicurezza." Con queste parole il presidente dell’Associazione Nazionale Sottufficiali d’Italia (ANSI), Gaetano Ruocco, ha commentato la notizia della scomparsa...

Storia e Storie

Il saluto del sindaco di Ravello a Papa Francesco, guida spirituale e uomo di pace

«Un incontro che porto nel cuore, un sorriso che non dimenticherò mai.» Con queste parole, il sindaco di Ravello, Paolo Vuilleumier, ha voluto ricordare Papa Francesco, scomparso oggi, condividendo una foto che lo ritrae nella maestosità della Basilica di San Pietro, durante un momento di raccoglimento...

La tua pubblicità sui portali più letti della Costiera Amalfitana, scegli l'originale NCANews, il Vescovado, Positano Notizie, Maiori News, Amalfi News, Il Portico, Occhi Su Salerno