Tu sei qui: Storia e StorieI resti dell'artigliere Luigi Colasanzio restituiti alla città natale, lunedì Minori celebra il valoroso caduto in guerra
Inserito da (Maria Abate), venerdì 17 settembre 2021 16:42:46
Tra il 1940 e il 1943, durante la Seconda Guerra Mondiale, il Regio Esercito combatté la campagna del Nordafrica, conosciuta anche come "guerra nel deserto".
Dopo i primi successi, l'esercito comandato dal maresciallo Rodolfo Graziani, forte numericamente ma insufficientemente equipaggiato, fu sopraffatto dalle forze britanniche del generale Archibald Wavell, che occuparono l'intera Cirenaica.
Fu per amor di patria che il valoroso artigliere Luigi Colasanzio, originario della Costiera Amalfitana, rimase gravemente ferito in Libia nel 1941.
Trasportato in ospedale, perse la vita il 28 maggio, a soli 27 anni, per le gravi condizioni in cui versava. Ma fu questo a preservarne i resti, che finora erano custoditi al Sacrario Militare Caduti d'Oltremare di Bari.
E così una delegazione della famiglia, residente a Minori, andrà a ritirarli lunedì 20 settembre a Bari per riportarli nella città natale. Ad attenderli con particolare emozione l'unica figlia in vita di Luigi, Anna Maria Colasanzio, coniugata Di Palma.
Mercoledì 22 settembre tutta la cittadinanza potrà celebrarne l'arrivo con una messa in suffragio che si terrà alle 10 nella Basilica di Santa Trofimena. Quindi, alle 11, in Piazza Cantilena, ci saranno gli Onori Militari con l'Associazione Nazionale Sottufficiali d'Italia e l'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci. Finalmente, poi, le sue spoglie saranno traslate al Cimitero comunale.
Nato a Minori il 25 giugno 1913, Luigi Colasanzio si affermò giovanissimo nella corsa, rappresentando con impegno e con lusinghieri risultati il Comando Federale di Salerno in molte gare interprovinciali a Bari, Roma, Firenze e Venezia.
«Per me è stato un onore aiutare la famiglia Colasanzio-Di Palma a ricostruire le vicende inerenti l'antenato valorosamente morto in guerra. Grazie al lavoro di ricerca storico-archivistica che abbiamo portato avanti siamo riusciti a scoprire notizie importanti sull'artigliere, che ci hanno consentito di rintracciare i suoi resti per riportarli nella città natale. Il grado di civiltà di una Nazione si vede anche dall'attenzione che ha per i Caduti in guerra e in servizio. Per i parenti in vita questo ricongiungimento con il familiare scomparso in guerra non è solo il modo per ricordarne le gesta, ma anche un modo per poter portare un fiore a un proprio caro e sentirlo più vicino», ha dichiarato a Positano Notizie il presidente nazionale dell'Associazione Nazionale Sottufficiali d'Italia, Gaetano Ruocco.
Fonte: Positano Notizie
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