Tu sei qui: Storia e StorieIl Nocino: streghe, santi e un liquore di noci
Inserito da (Admin), domenica 23 giugno 2024 20:59:18
Streghe, un santo e un liquore a base di noci: cosa li collega? Il 23 giugno, la notte di San Giovanni Battista è una data particolarmente significativa per gli amanti del nocino, segnando l'inizio del rituale di produzione di questo antico liquore.
In questa notte speciale, sacro e profano si intrecciano in una festa che celebra l'inizio del periodo più luminoso dell'anno. Tra tutte le credenze legate a questa notte, la raccolta delle noci verdi di San Giovanni è senza dubbio la più affascinante.
Il nocino inizia il suo viaggio durante la notte di San Giovanni, tra il 23 e il 24 giugno. Una delle leggende più suggestive narra che in questa notte le streghe danzassero attorno a un grande albero di noci. Alcune storie situano questo albero nei pressi di una chiesetta abbandonata vicino allo Stretto di Barba, tra Benevento e Avellino, altre nel Parco della Majella. La leggenda racconta che le streghe usassero il mallo delle noci per preparare pozioni, che potevano essere elisir d'amore o incantesimi vendicativi. Per proteggersi da queste stregonerie, le persone raccoglievano i frutti di San Giovanni Battista, il Santo decapitato dalla strega Salomé, figlia di Erode.
La raccolta delle noci di San Giovanni non è semplice: deve essere eseguita da donne a piedi scalzi, che staccano manualmente i frutti verdi dall'albero. Dopo la raccolta, le noci devono passare una notte a bagnarsi con la rugiada prima di iniziare la preparazione del nocino. Una volta raccolte e lasciate all'aperto, le noci verdi vengono tagliate in quattro parti e messe a macerare in alcol con zucchero e spezie come chiodi di garofano, cannella e scorze di limone. La macerazione dura diversi mesi, durante i quali il liquore sviluppa il suo sapore caratteristico. La tradizione richiede di raccogliere un numero dispari di noci, solitamente 23. Dopo la macerazione e l'aggiunta degli ingredienti, il composto viene mescolato quotidianamente fino al 3 agosto. Il nocino deve poi riposare fino alla vigilia di Ognissanti, il 31 ottobre, prima di essere consumato.
Questo famoso digestivo non è esclusivamente italiano; infatti, si trova anche in vari Paesi europei. Le origini del nocino sono incerte. Documenti storici parlano di una bevanda simile consumata in Britannia durante il solstizio d'estate, mentre i Galli erano noti per un liquore di noci che si credeva conferisse forza e vigore.
Il nocino è quindi molto più di un semplice liquore: è l'espressione di una tradizione millenaria che continua a essere celebrata ogni anno nella notte di San Giovanni.
Fonte: Il Vescovado
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